Torino choc, mezza città non vuole gay o lesbiche come vicini di casa

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Mole Antonelliana Rainbow

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L’incredibile vicenda della coppia di ragazzi gay ‘costretti’ a cambiare casa a causa dell’intolleranza messa in mostra dagli altri condomini si fa oggi ancor più clamorosa grazie ad una ricerca dell’Ires Piemonte coordinata da Maurizio Maggi. Negli ultimi due anni sarebbe infatti raddoppiata, come riportata da La Stampa, la percentuale di chi non vorrebbe gay e lesbiche come vicini di casa.
Se nel 2014 l’indice in questione era a quota 100, ora siamo saliti a quota 200.
A non aver alcun tipo di problema ad abitare vicino ad un gay è il 53,1% dei piemontesi.
La metà, che a Torino e provincia sale al 56%.
Numeri inquietanti, visto e considerato che due anni fa la percentuale era arrivata al 79%. Meno 26% in 24 mesi, con i più giovani, roba da matti, tra i più intolleranti. Solo il 36% dei ragazzi tra 18 e 24 anni ha dichiarato di non avere problemi nell’avere dei gay come vicini di casa. Percentuale che sale al 54.2% tra i 25 e i 34 anni.
Bisognerebbe capire cosa abbia portato i piemontesi a cambiare tanto drasticamente idea nei confronti dei vicini omosessuali, prima che la forbice continui vergognosamente (e pericolosamente) ad allargarsi.

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