#SorciVerdi, Maria De Filippi favorevole ai matrimoni gay nel mezzo del nulla televisivo

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Mi ero ripromesso di andare a letto presto, ieri sera, per poi ritrovarmi sotto le lenzuola poco dopo l’1.
Colpa di J-Ax, del direttore di Rai 2 e di una squadra d’autori allo sbaraglio.
Colpa di Sorci Verdi, strombazzato programma ‘controcorrente’ che ha debuttato ieri sera in seconda serata, al termine della miglior puntata di Pechino Express di stagione.
Una partenza da mani nei capelli, vista la camionata di minchiate andate in onda nel giro di un’ora e mezza. Partendo dall’ego spropositato di un conduttore che non è un conduttore e che è andato avanti a gobbo tutta la sera, per poi passare agli impresentabili sketch, alle insostenibili finte risate, al montaggio delirante, all’audio inspiegabilmente atroce, a quei pupazzetti orribilmente doppiati, al fiume di complimenti nei confronti del figlio di Jannacci solo perché figlio di Jannacci, all’inesistente ritmo e alla chiamiamola intervista a Maria De Filippi. Proprio lei, la regina Mediaset che sbarca su Rai2 per ‘aiutare’ l’amico J.Ax, dovendo mandar giù una orribile ‘rap battle’ con Barbara d’Urso per poi cantare Maria Salvador rappando al fianco del ‘non-conduttore’. Roba che persino negli anni ’90, tempi in cui la comicità tv ‘spaccava’ davvero con Ciro – il figlo di Target qui letteralmente saccheggiato, sarebbe sembrata vecchia e inutile. Una sorta di Zoo di 105 che incrocia Gli Sgommati che incrocia qualsiasi porcata diretta da Facchinetti nel corso della propria carriera. Se gli ascolti di ieri saranno quasi sicuramente ‘accettabili’ causa ‘curiosità’ che incrocia ‘Maria’, il futuro di Sorci Verdi è ovviamente già scritto. E si legge rapida chiusura.
J-Ax, dal canto suo, potrà serenamente tornare a quel The Voice da lui stesso sfottuto nel ridicolo monologo iniziale, perché giustamente prima se sputa sul piatto in cui se magna per poi chiederne un altro. In tutto ciò, ma è decisamente secondario visto l’orrore andato in onda, Maria De Filippi si è detta ovviamente favorevole alle unioni gay, così come all’adozione per i single.  Praticamente un apostrofo rosa tra le parole ‘bella merda’.

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