Emanuela Orlandi, parla l’amica di Mirella Gregori: “Loro sanno qualcosa”

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La loro scomparsa e uno dei grandi misteri del nostro Paese, e ancora adesso a più di 40 anni di distanza di loro si sa poco o nulla. Parliamo naturalmente della sparizione di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, le due adolescenti sparite in circostanze misteriose nella prima metà degli anni Ottanta.

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Emanuela Orlandi – Spetteguless.it

Benché Mirella sia sparita circa un mese e mezzo prima rispetto a Emanuela Orlandi, sempre a Roma, di lei si parla un po’ meno rispetto alla concittadina. A riportare sotto i riflettori la sua vicenda, però, ci ha pensato una sua amica, ascoltata nel corso di una seduta della commissione bicamerale di inchiesta, a capo della quale c’è il senatore Andrea De Priamo.

La ragazza, nata nella Capitale il 7 ottobre 1967, era figlia dei proprietari del bar Coppa d’Oro e viveva con loro in via Nomentana 91. All’epoca della sua scomparsa, studiava all’Istituto commerciale femminile di via dell’Olmata. Quel giorno, dopo aver terminato la scuola, tornò nella sua abitazione verso le due del pomeriggio, non prima di essere passata dal bar Italia – pizzeria da baffo, sotto casa. Proprio lì si era incontrata con la sua migliore amica, Sonia De Vito, figlia dei proprietari del locale: stando all’amica Simona Bernardini, la famiglia De Vito, però, saprebbe più di quanto rivelato sulla scomparsa di Mirella.

Emanuela Orlandi, l’amica di Mirella Gregori convinta che i De Vito sappiano più di quanto detto

“Ho percepito che Sonia sapesse dove andava e con chi si è andata Mirella” ha spiegato la donna. Quel giorno, Gregori si sarebbe dovuta incontrare con un fantomatico Alessandro e ne aveva parlato alla stessa Sonia: “A Villa Torlonia non so chi ha visto, chi ha potuto incontrare. Forse quello che c’è da rimproverare all’epoca è la mancanza di attenzione nelle indagini: si è pensato a una ragazzata, una sciocchezza, ma Mirella era una persona semplice non era complicata”. E a appoggiare la tesi di Simona è stato anche Giuseppe Calì, altro testimone chiave all’epoca dipendente del bar di proprietà dei De Vito.

L’uomo ha spiegato di aver visto confabulare fittamente Mirella e Sonia e poi aver visto uscire la prima, ma non verso Villa Torlonia, bensì verso la parte opposta, quella che porta al monumento al Bersagliere: “Ho pensato che dovessero andare entrambe a questo appuntamento. Solo Sonia non si è potuta spostare e tra il bagno e quel momento lei avrà detto: vai tu! Perché ho visto la faccia di Mirella diversa da prima. Evidentemente non si aspettava di dover andare da sola all’appuntamento”. Da lì ha inoltre aggiunto di aver notato in seguito alla scomparsa un cambiamento nei De Vito e di come Sonia gli avesse chiesto scocciata il motivo per il quale aveva detto di aver visto Mirella girare a destra. Un ultimo ulteriore mistero in questa vicenda che sembra non avere mai fine.

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