L’alimentazione e lo stile di vita sono strettamente collegati alla longevità: a spiegare come sfruttarli al meglio è il prof. Valter Longo.
“Siamo ciò che mangiamo”: negli ultimi anni, più che mai, ci stiamo rendendo conto della verità di questa frase proverbiale. L’alimentazione, infatti, influenza profondamente la nostra salute e, a lungo termine, la durata della nostra vita. A dirlo sono gli esperti: il Professor Valter Longo, biologo, ha elaborato una “dieta della longevità”, che permetterebbe di guadagnare ben 10 anni di vita.
Siamo quello che mangiamo: le sfide nel mangiare bene
Troppo spesso non ci rendiamo conto di quanto possiamo fare bene o male alla nostra salute in base a ciò che mangiamo: nell’era del cibo “fast” e dei piatti pronti, tornare alle tradizioni in fatto di alimentazione sembra l’unica soluzione per guadagnare qualche anno di vita in più.
Per farlo, comunque, occorre tenersi sempre aggiornati ed informarsi a fondo: nella maggioranza dei casi, infatti, alimenti o prodotti che acquistiamo tranquillamente al supermercato pensando che siano salutari nascondono in realtà non poche insidie.
Per fortuna, gli esperti forniscono validi consigli per un’alimentazione che infiammi l’organismo il meno possibile, ma non solo: mangiare in modo corretto potrebbe permetterci di guadagnare qualche anno di vita in più.
A dirlo è il professor Valter Longo, biologo e Direttore dell’Istituto sulla Longevità della University of Southern California: “grazie a un mix di mutazioni genetiche e digiuno, sono riuscito ad allungare la vita delle mie cavie di 10 volte”, ha affermato.
I consigli del Prof. Valter Longo: dieta pescetariana e digiuno
Il segreto della sua “dieta della longevità”, spiega Longo, sta in due fattori chiave: digiuno e pesce.
L’alimentazione ideale, illustra il Professore, si adatta alla zona del mondo in cui è praticata, ed in Italia dovrebbe essere principalmente a base di pesce: addio quindi alla classica “dieta mediterranea”, benvenuto pesce almeno 3 o 4 volte alla settimana. Attenzione alla taglia: il pesce di piccole dimensioni sarebbe da preferire, in quanto le pezzature più grandi tendono a contenere più mercurio.
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Grande spazio anche alle verdure, da scegliere in base alla stagione e da preferire alla frutta, che contiene molto più zucchero. A pesce e verdure possiamo aggiungere olio, frutta secca, cereali integrali e legumi. Un occhio di riguardo, poi, va prestato quando si parla di proteine: nonostante sia necessario fornirne all’organismo il giusto apporto, dice il biologo, fino ai 65 anni non dovrebbe superare gli 0,8 grammi per kg di peso corporeo.
Quanto all’altro punto cardine della “dieta della longevità”, il digiuno, Longo suggerisce di non mangiare per almeno 12 ore ogni giorno, senza mai saltare la colazione: in sostanza, si dovrebbe cenare entro le 20 e fare colazione al mattino alle 8. Tutto questo, unito a movimento e sport, dovrebbe bastare a garantire più tempo: “10 anni in meno dovrei averli”, conclude l’esperto, “ma si può migliorare”.