Claudio Cecchetto è un fiume in piena: le sue parole sugli artisti da lui scoperti fanno discutere

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Considerato tra i produttori discografici e dj più influenti e importanti in Italia, di recente Claudio Cecchetto si è tolto numerosi “sassolini dalla scarpa”, rivelando aneddoti e opinioni su alcuni degli artisti da lui scoperti. Uno, in particolare, è stato da lui molto criticato.

Cecchetto C

Servizio fotografico di Claudio Cecchetto – Spetteguless.it

Famosissimo tra gli anni Ottanta e Novanta, Claudio Cecchetto ha portato al successo parecchi artisti italiani, oggi ancora molto apprezzati dal pubblico. Produttore discografico e disk jockey, ha anche fondato oggi una delle radio più note, Radio Deejay. Intervistato dal Corriere della Sera, l’artista veneto ne ha approfittato per dire la sua senza troppi fronzoli su alcuni personaggi da lui lanciati e non ha lesinato critiche a uno di essi.

Nato in Veneto nel 1952, Cecchetto ha iniziato a lavorare come dj durante gli studi universitari, lavorando per le discoteche Pink Elephant e Panthea, decidendo poi nel 1975 di lasciare definitivamente gli studi per seguire la carriera musicale. Dopo essere approdato a Radio Milano International, e avere lavorato per qualche tempo a Radio Studio 105, conduce per la futura Canale 5, Telemilano 58, 2 edizioni di Chewing Gum.

Il debutto in RAI risale al 1979 con Discoring, a cui segue l’anno successivo il Festival di Sanremo, che condurrà per due edizioni, durante le quali lancerà il suo famoso Gioca jouer. Non solo, ma Claudio presenterà anche la kermesse musicale Vota la voce dal 1980 al 1986 e proprio in quel decennio, nel 1982, fonderà Radio Deejay. È suo il merito di avere scoperto e assunto come speaker della sua emittente alcuni volti dello spettacolo tuttora molto famosi, come Gerry Scotti, Fiorello, Jovanotti e Amadeus.

Claudio Cecchetto su Fiorello, Max Pezzali e Sabrina Salerno

Nel corso della sua carriera, Cecchetto ha portato al successo anche numerosi cantanti, come il già citato Jovanotti, del quale produce il suo primo album Jovanotti for president nel 1988, Fiorello, per il quale produce singoli come Veramente falso e Spiagge e lune, Tracy Spencer famosa per una hit come Run to me, i Via Verdi con Diamond, Sandy Marton con l’ormai intramontabile People from Ibiza e soprattutto una giovanissima Sabrina Salerno con il pezzo Boys.

 

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Raggiunto dal quotidiano di via Solferino, il produttore ha parlato di alcuni di loro come Amadeo Sebastiani, che proprio a lui deve il suo pseudonimo Amadeus: “Il nome lo presi dalla canzone di Falco, Amadeo non funzionava. Non voleva, poi si è arreso, ormai lo chiama così pure sua madre” ha spiegato divertito. Parlando poi di Fiorello e del suo arrivo all’emittente milanese ha svelato che “Fiorello arrivò a Radio Deejay perché gli avevano detto che c’erano tante ragazze, mica per me. Andammo a cena, fu il mattatore. Gli dissi: licenziati e lavora con noi, fai l’animatore di un villaggio, lo farai per l’Italia intera” anche in questo caso la sua previsione si rivelò azzeccata.

Ma a fronte di tante soddisfazioni, arrivano anche le delusioni, come l’ingratitudine da parte di un cantante famosissimo, Max Pezzali, da lui scoperto quando si esibiva come 883 assieme a Mauro Repetto: “Per lui (la gratitudine – NdR) è un optional. Di tutti i miei è stato il più irriconoscente, in questo almeno è il numero uno” ha dichiarato Cecchetto, che ha infine aggiunto un gustoso retroscena su Sabrina Salerno: “La ragazza vorrebbe fare la cantante, mi spiegò l’agente. Un attimo dopo attaccò a cantare. Una bomba sexy. Quando girammo il video di Boys in piscina gli operatori si incantavano. Per un piccolo periodo ci siamo compresi….. Ci vogliamo ancora bene”.

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