Castello delle cerimonie: cosa rischia davvero la famiglia Polese

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Il Castello delle cerimonie, ecco che cosa rischia realmente la famiglia Polese. Lottizzazione abusiva e abuso edilizio, le differenze e che cosa comportano. 

Antonio Polese abusi edilizi

Antonio Polese – Spetteguless.it

Il Castello delle cerimonie è un programma che va in onda sul canale real time da ormai un po’ di anni, i fan della trasmissione si chiedono da un po’ quando e se verranno registrate nuovi episodi del format. Chi invece ha già prenotato il famoso castello della famiglia Polese rischia che la festa venga addirittura cancellata. I motivi ormai sono noti, gli immobili e i terreni sono stati sottoposti a confisca da parte dei giudici, per 44.000 m² circa, ovvero una parte di Sant’Antonio Abate, nella sua zona agricola, che diventerà in questo modo proprietà del Comune appena le notifiche di sentenza partiranno.

Cosa rischia la famiglia Polese?

Già in passato le cose per la famiglia Polese non andavano a gonfie vele, Rita Greco (moglie defunta del boss delle cerimonie ovvero Tobia Antonio Polese) insieme ad Agostino Polese (il fratello del boss delle cerimonie, che era l’amministratore ufficiale della società) in seguito alla sentenza del tribunale di Napoli Torre Annunziata, nell’anno 2016 vennero condannati ad un anno di carcere, pena che per Rita Greco fu poi sospesa. La corte d’appello di Napoli ha riformato la sentenza della corte di primo grado e ha confermato la decisione il 16 febbraio con sentenza definitiva. Perciò, secondo la corte suprema la Sonrisa è stata considerata ufficialmente frutto di lottizzazione abusiva che è continuata per circa quarant’anni.

Villa Sonrisa Antonio Polese

Villa Sonrisa – Spetteguless.it

Per lottizzazione abusiva si intende una costruzione illegale, più precisamente avviene quando si realizzano delle opere che comportano necessariamente una trasformazione urbanistica oppure edilizia del terreno su cui si sta costruendo senza però tener conto di alcuni importanti fattori, ovvero: le regole imposte da tutti gli strumenti urbanistici, le leggi regionali e statali e la necessità di richiedere un titolo abilitativo per ottenere l’autorizzazione ai lavori. Quindi, se vi state chiedendo che cosa rischia la famiglia Polese, restate con noi perché ve lo spieghiamo passo passo…

Chi commette lottizzazione abusiva è soggetto ad arresto fino a due anni e multa di minimo 15.493 €.  Ma non è finita qui, secondo l’articolo 44 del DPR 380/01 chi commette questo reato deve scontare ulteriori conseguenze:

«La sentenza definitiva del giudice penale che accerta che vi è stata lottizzazione abusiva, dispone la confisca dei terreni, abusivamente lottizzati e delle opere abusivamente costruite. Per effetto della confisca i terreni sono acquisiti di diritto e gratuitamente al patrimonio del comune nel cui territorio è avvenuta la lottizzazione. La sentenza definitiva è titolo per la immediata trascrizione nei registri immobiliari».

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