Selvaggia commenta “Unica” di Ilary Blasi, il documentario basato sul “nulla”

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Selvaggia Lucarelli ha commentato il docufilm “Unica” di cui si parla tantissimo e dove vediamo un ‘inedita Ilary Blasi raccontare la storia della fine del suo matrimonio.

La famosa conduttrice tiene molto a questo lavoro perché per lei è stato l’occasione per dire finalmente la sua versione dopo che ovunque si sono lette cose incomplete o del tutto sbagliate, come afferma lei all’inizio del racconto.

La durata è di circa un’ora e mezza e vediamo Ilary emozionarsi e non poco, ripercorrendo l’innamoramento, i primi approcci timidi di lui, la sorpresa allo stadio con la famosa maglia che ancora custodisce con cura, l’arrivo dei figli. Insomma una viaggio nella sua vita da 20 anni a questa parte, però il docufilm non ha convinto la giudice di Ballando con le Stelle, che ha voluto commentare senza peli sula lingua sui social.

Il commento di Selvaggia Lucarelli

La definisce una santa, perché questo secondo la giornalista è il messaggio che vuole far passare Ilary Blasi. Il suo è stato di certo uno dei matrimoni più belli e rappresentativi per i romani e i romanisti, tuttavia in sostanza, secondo la Lucarelli, i documentario non parla sostanzialmente di nulla di nuovo.

 

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O meglio, non è tanto voler chiarire delle situazioni ma dare delle frecciatine al capitano e alla sua nuova donna, come il fatto che questo cercava sessualmente Ilary nonostante avesse un’amante o come il fatto che nonostante le avesse nascosto le sue cose, lei è riuscita a trovarle e portarle via dalla loro casa, mettendole al sicuro della madre.

Anche lei compare nel film, insieme alle sorelle Silvia e Melory. Ma c’è anche la moglie del cugino di lui, grande amica, che l’accompagna a vedere con i propri occhi diventando investigatrice al posto di quello che aveva assoldato ma che si era fatto scoprire.

Tutti questi dettagli sono molto ironici e la Lucarelli non ha dubbi “Ilary ci piace proprio perché autoironica e divertente ma in sostanza qui non è stato chiarito nulla, solo fornita una versione in cui si dipinge come una santa ma dove in realtà ha anche lei le sue colpe. Tutto inizia infatti da un caffè preso con l’amica parrucchiera a casa di un ragazzo, cosa scoperta da lui e poi negata e poi ammessa dalle dirette interessata”.

Chiaramente poi la reazione di lui molto pesante ma da qui a far passare Ilary come una santa anche no. Questo pensa in sostanza la Lucarelli, analizzando i vari aspetti del documentario: “L’abbigliamento molto semplice a sottolineare di essere una donna acqua e sapone, innocente in questa storia. La cattiveria di lui che le chiede di non andare più a lavoro e cancellarsi dai social, a cui lei dice no. La vicinanza con la famiglia che la sostiene osservando il cambiamento incredibile di Totti nel tempo. Tutti gli elementi per descrivere l’orco e la sua vittima, ma di certo lei non è innocente come si dipinge, è stata però geniale perché ha venduto a Netflix un prodotto basato sul nulla”.

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