Hollywood, si torna a scrivere. È finito lo sciopero degli sceneggiatori

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Quasi 5 mesi di trattative serrate e di sciopero ad oltranza, ufficialmente finito.
Il sindacato dei Writers Guild of America (Wga), che rappresenta 11’500 sceneggiatori del cinema e della televisione, ha trovato un accordo con gli studios, mettendo in calce la propria firma ad un contratto monster che durerà 3 anni di quasi 100 pagine definito “eccezionale”.
Da oggi, in sostanza, si torna ufficialmente scrivere, con programmi, serie e film che possono ricominciare a prendere forma, in attesa che anche lo sciopero degli attori finisca.
“Possiamo dire, con orgoglio, che questo contratto è eccezionale: ci sono incrementi salariali e protezioni significative per gli sceneggiatori in ogni settore,” ha annunciato il sindacato.
Tra i punti salienti, uno stop alla possibilità che l’intelligenza artificiale possa scrivere sceneggiature come “fonte originale”.
Fondamentali poi i bonus nei compensi residuali legati allo streaming. Le piattaforme dovranno indicare le ore di visualizzazioni di ogni spettacolo e i titoli che saranno visti “dal 20% o più degli abbonati americani di un servizio streaming nei primi 90 giorni di disponibilità su di esso, o nei primi 90 giorni di ogni anno successivo in cui verranno riproposti” vedranno salire le entrate per gli sceneggiatori.
I film e le serie tv realizzate appositamente per lo streaming avranno un bonus del 50% del compenso residuale stabilito negli USA e all’estero quando verrà raggiunta quella soglia.
L’incremento dei compensi residuali sarà del 12.5%, rispetto al 16% inizialmente chiesto dagli sceneggiatori.
Aumentati anche i contributi al fondo sanitario del sindacato.
È stato deciso anche un minimo di sceneggiatori in una writers room, ovvero almeno tre sceneggiatori/produttori per la prima stagione di una serie che vada oltre le 20 settimane, a crescere a seconda del numero di episodi.
Tutti felici, si torna a sceneggiare.

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