La febbre “Barbie” sta salendo a dismisura, settimana dopo settimana, trailer dopo trailer, poster dopo poster.
Il live-action diretto da Greta Gerwig, che nessuno fino a sei mesi fa prendeva in seria considerazione, è improvvisamente diventato uno dei film più attesi dell’estate americana, con previsioni d’incasso a dir poco incredibili.
Costato 100 milioni di dollari, il film dovrebbe incassare tra i 40 e i 50 milioni al debutto americano, in 3 giorni appena, battendo Oppenheimer di Christopher Nolan, che previsioni alla mano si potrebbe fermare sui 30/35 milioni. Per il regista inglese, qui al suo primo titolo con la Universal dopo il polemico addio alla Warner, sarebbe uno smacco non indifferente. 9 anni fa, con Interstellar, debuttò sempre al secondo posto dietro Big Hero 6 della Disney, per poi riuscire ad incassare 701,7 milioni a livello globale. Se Oppenheimer dovesse bissare, in casa Universal stapperebbero lo champagne.
A non aiutare Nolan anche la durata di 3 ore, mentre Barbie durerà un’ora e 54 minuti. Ma c’è anche chi immagina un esordio in 3a posizione per Oppenheimer, perché il 12 luglio uscirà Mission: Impossible – Dead Reckoning – Part One. Il 21 arriveranno Gerwig e Nolan, a rischio sconfitta al cospetto di una bambola rosa.