25 anni fa Glenn Close rifiutava Crudelia, per poi entrare nel mito

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Se Crudelia con Emma Stone è appena uscito al cinema e su Disney Plus, esattamente 25 anni fa, era fine novembre del 1996, usciva nei cinema d’America La carica dei 101 – Questa volta la magia è vera, tra i primissimi live-action Disney.
Il leggendario John Hughes scrisse la sceneggiatura, negando ai piccoli Dalmata la parola e aggiornando la storia originale, con il padrone di Pongo, interpretato da Jeff Daniels, progettista di videogiochi,.
Per il ruolo della mitologica Crudelia de Mon, Hughes pensò immediatamente a Glenn Close, proponendole il progetto sul set teatrale di Sunset Boulevard. Ma Close disse di no.
Stanca di apparire in ruoli da super cattiva, rifiutò l’offerta.
A farle cambiare idea fu il costumista di Sunset Boulevard, Anthony Powell, che alla fine si occupò proprio dei costumi del live-action insieme a Rosemary Burrows. Stephen Herek, regista del film, decise di utilizzare veri dalmata sul set londinese, con 300 cuccioli. Per l’occasione venne realizzato un hotel dalmata a Shepperton, con i 300 cagnolini trattati come autentici re. 13 addestratori vennero ingaggiati, con tutti e 300 i cagnolini poi dati in adozione.
Il film fu un successo, con 232 milioni incassati in tutto il mondo, tanto da convincere la Disney e Close ad un brutto sequel, nel 2000, La carica dei 102 – Un nuovo colpo di coda.
Glenn disse però basta ai ruoli da cattivissima, tanto da rifiutare il ruolo di Miranda Priestley per Il Diavolo Veste Prada, poi andato a Meryl Streep. Priestley chiaramente ispirata alla mitologica Crudelia del 1996, ricchissima, eccentrica e altezzosa proprietaria di una casa di moda. Ergo, chiunque accusi la baronessa Emma Thompson di Crudelia di essere una ‘brutta copia’ della Meryl Streep vestita Prada, ha evidentemente dimenticato la Crudelia del 1996.

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