Chiara Ferragni – Unposted, da oggi in sala il chiacchierato documentario

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A Venezia è stato praticamente impossibile riuscire a vedere Chiara Ferragni – Unposted, presentato fuori Concorso nella sezione Sconfini.
La proiezione stampa è stata fatta in una sala minore della Mostra, con ressa e giornalisti rimasti fuori, nonché in contemporanea alla conferenza di Julie Andrews. Dovendo scegliere, se permettete, mi sono buttato tra le braccia di Mary Poppins.
Chiesto un link privato all’ufficio stampa, in modo da poter recensire il documentario, la risposta è stata negativa.
Entrare alle proiezioni serali, ovvero con il pubblico, era poi di fatto un’impresa, essendo sold out.
In conclusione, non sono riuscito a vedere questo sbertucciato Chiara Ferragni – Unposted, diretto da quella Elisa Amoruso che nel 2013 mi aveva conquistato con Fuoristrada.
Da oggi, e fino al 19, il doc sulla e della Ferragni sarà in centinaia di sale d’Italia, con il serio rischio di volare in testa agli incassi, spodestando Pennywise dal trono del botteghino.
Nel dubbio, il progetto è già diventato un successo, essendo stato venduto ovunque, con previsioni da 10 milioni di euro di utili.
Il 2018 per la 32enne Chiara Ferragni è stato un anno denso di avvenimenti: la nascita del figlio Leone, il matrimonio con il rapper Fedez, la decisione di condurre in prima persona entrambe le società che ha fondato, la Tbs Crew e Chiara Ferragni Collection, diventando Ceo di entrambe, l’aumento sempre più rapido e incessante di follower. Il doc segue le tappe di questa crescita, personale e professionale, scandita dalle stagioni che si susseguono e dalla vita frenetica della fashion ”blogger più influente del mondo”. Il rischio del ‘santino’, del doc agiografico, è ovviamente dietro l’angolo. E da quanto ho capito preso clamorosamente in pieno.

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