“Sei froc*o?”, a Roma pestato da tre italiani un 21enne in Viale Marconi

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Ancora un’aggressione omofoba, in questa lunga estate di violenze fisiche e verbali.
Ancora Roma, triste Capitale di omofobia.
A denunciare l’ultimo episodio il GayCenter.
Ore 23:00, in viale Marconi, tre giovani italiani tra i 25 e i 30 anni aggrediscono un ragazzo gay di 21 anni, dopo avergli chiesto “Sei fro**o?”.
Il risultato del pestaggio? Una contusione alla mandibola, ematomi su naso, nuca, guancia e uno stiramento sulla gamba sinistra.

“Prima di aggredirmi mi hanno chiesto sei frocio, ed ho negato per paura come se fosse una colpa. Trovo ingiusto che persone del genere possano avere un figlio e io no”, ha dichiarato il ragazzo aggredito invitando a non avere paura.

“Serve subito una legge contro l’omofobia. Il numero di aggressioni registrate in Italia richiede un pronto intervento del governo, ci sono oltre 50 episodi di omofobia al giorno, per questo facciamo appello al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al sottosegretario Vincenzo Spadafora” – dichiara Fabrizio Marrazzo, responsabile Gay Center e del numero verde Gay Help Line 800 713 713, a cui arrivano ogni anno circa 20 mila segnalazioni. “E’ necessario un piano concreto contro l’omofobia, partendo da Roma, per questo richiediamo anche un incontro urgente alla Sindaca di Roma Virginia Raggi”.

Appelli che da mesi, purtroppo, cadono nel vuoto, perché al Governo 5Stelle/Lega, così come alla Sindaca della Capitale che da anni il giorno del Pride va a cercar funghi, non frega niente dei diritti LGBT.

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Comments

  • ilritorno 23 Agosto 2018 at 17:33

    vero, si è messo in ridicolo da solo.

  • Fatinah 23 Agosto 2018 at 15:53

    Che esseri come quelli che l’hanno picchiato, purtroppo, possono riprodursi facilmente e senza alcun controllo. Mentre una persona gay fa fatica anche solo ad adottare un bambino nelle condizioni attuali, anzi, in Italia non può proprio.

  • Fabri 22 Agosto 2018 at 21:19

    Infatti. Allucinante, per certi versi. Per altri, capisco cosa intenda. Magari è stato solo lo sfogo di un momento, riportato fuori dal contesto originale.

  • Fabri 22 Agosto 2018 at 21:17

    E io mi immagino le facce delle forze dell’ordine, magari importate dai paesini più remoti del sud Italia, che si danno di gomito perché c’è un gay, una lesbica, una trans… sicuramente ci sono validissimi elementi, ma proprio di recente ho avuto uno scontro per un commento omofobo da parte di un carabiniere palermitano in servizio a Roma. Certe culture ti seguono a vita. Non ci sono trasferimenti, studi o avanzamenti di carriera che tengano. La legge serve anche a questo, a far sì che chi poi deve difendere i diritti lo faccia con coscienza e responsabilità.

  • SecondoMarco 22 Agosto 2018 at 20:39

    Credo si possa riferire alla scandalosa educazione/esempio che tipi del genere potrebbero dare ad ipotetici figli e sono d’accordo.

  • SecondoMarco 22 Agosto 2018 at 20:38

    Se, come su tutto, non si comincia a punire severamente non cambia nulla… il problema vero è che in realtà non è sentita come una cosa grave… mentre, riguardo ai diritti del cittadino, è da quarto mondo.
    Mi viene da ridere con questi governi, mah…

  • sticazzi 22 Agosto 2018 at 17:10

    Che cazzo c’entra “loro possono avere figli e io no”? ma davvero????????

  • Fabri 22 Agosto 2018 at 16:30

    E, anche fatta la legge -comunque doverosissima-, le cose non cambieranno. Così come le leggi sul femminicidio non riducono il numero delle morti per mano di partner esaltati e gelosi.

  • satori 22 Agosto 2018 at 14:28

    chissa’ quante persone non denunciano… avete letto cosa accade quando le donne vittime di stupro vanno dalle forze dell’ordine e poi dai giudici.. ma come eri vestita .. avevi la gonna … avevi il rossetto… avevi bevuto… hai sorriso al tuo aggressore … esci da casa sola la sera… terrificante

  • BJ 22 Agosto 2018 at 10:48

    La legge purtroppo non la faranno mai, l’italiano medio non rinuncerà alla libertà di discriminare, complici i partiti di destra e il Vaticano.