Roma Pride, presentata alla Regione Lazio una legge contro l’omo-transfobia

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A pochi giorni dal Pride cittadino, il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli ha annunciato di aver presentato alla Regione Lazio una legge contro l’omo-transfobia simile a quella approvata poche settimane fa in Umbria.
‘Norme contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere’, il nome del testo, presentato ieri pomeriggio alla stampa da Mario Colamarino, presidente del Mario Mieli, Sebastiano F. Secci, portavoce del Roma Pride, Marta Bonafoni, consigliera regionale di Art. 1 Movimento democratico e progressista e Simone Lupi, consigliere regionale del Pd.

“Legiferare e prendere posizione ha un significato enorme. È necessario che tutte le regioni d’Italia e gli enti locali garantiscano, nell’ambito delle proprie competenze, la piena tutela per le persone LGBT. Riceviamo il testimone dagli amici dell’Omphalos e delle altre realtà LGBT dell’Umbria che poche settimane fa hanno contribuito a far approvare, dopo 10 anni di lunga battaglia, un testo di legge contro l’omotransfobia. Inizia anche per noi nel Lazio un importante cammino che coinvolgerà tutte le realtà LGBT laziali insieme alla politica e alla società civile. È #tempodilegge anche nel Lazio.”

Queste le parole di Colamarino, seguito a ruota da Secci:

“Siamo orgogliose e orgogliosi che la Gay Croisette, la settimana di eventi che ci accompagna alla Parata del Roma Pride, abbia ospitato un’iniziativa politica così importante. Il movimento lgbt romano e laziale si riappropria pienamente del suo ruolo dialogando con le Istituzioni, non facendosi dettare la propria agenda dalla politica ma proponendo alla politica stessa soluzioni pratiche e concrete, assolvendo quindi alla sua natura di movimento culturale e politico. È con questo spirito che saremo in piazza sabato 10 giugno alle ore 15 in Piazza della Repubblica”.

Una mossa concreta per smuovere le acque di una politica da anni immobile nei confronti dell’omo-transfobia, con la Regione Lazio di Zingaretti chiamata ad un passo deciso che possa poi avere ripercussioni a livello nazionale. Forza Nicola, facci sognare.

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