Mika e l’addio a X-Factor, ‘non potevo continuare a fare qualcosa che non mi appartiene davvero ‘

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L’Italia è un posto pieno di contrasti e contraddizioni, e abitato da persone così diverse tra loro da non sembrare nemmeno connazionali. Ma è proprio questa diversità a dare una ricchezza culturale enorme. L’Italia per me è come una lunga porta, anzi un bellissimo corridoio, verso gli altri Paesi, e rappresenta benissimo la mia vita perché ci trovo qualcosa dei posti dove ho vissuto: Londra, Parigi, ma anche il Libano”. “Dove c’è un progetto e della creatività, lì io mi sento a casa. La fuga dei cervelli è anche una fuga dello spirito: una generazione di ragazzi che sogna di scappare è una tragedia per il suo Paese. Qualche anno fa mi ero detto: io la Tv non la farò mai. E invece ho fatto un talent, che era di così alta qualità che mi ha permesso di rimanere me stesso in una situazione pericolosa, molto pericolosa”. “E poi, perché non puoi continuare per troppo tempo a fare qualcosa che non ti appartiene davvero mi sono fermato. A quel punto c’è stata un’invasione di richieste, e io ho risposto a questa: Stasera CasaMika. Se va bene, bene, se no posso dire di aver provato a fare una cosa bella”.

Via Vanity così Mika è tornato sul suo addio ad X-Factor e sul suo imminente sbarco in Rai con CasaMika, in onda dal 15 novembre su Rai 2. Curiosità enorme, per un one man show alquanto rischioso.

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