Strasburgo condanna l’Italia: negò il ricongiungimento ad una coppia gay

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La Corte europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo ha condannato l’Italia per aver negato il ricongiungimento familiare di una coppia gay, negando il permesso di soggiorno al compagno neozelandese di un cittadino italiano, Roberto Taddeucci.
Douglas McCall il nome del neozelandese, per un ricorso presentato alla Corte dei diritti umani addirittura 7 anni fa.
Secondo la Corte di Strasburgo, con voto favorevole di sei giudici ad uno, le autorità italiane hanno violato due articoli della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, decidendo di trattare una coppia omosessuale negli stessi termini di una coppia eterosessuale non sposata, ovvero l’art. 14 che vieta le discriminazioni sessuali e l’art. 8 che impone il rispetto della vita privata e familiare. I due, infatti, non avrebbero comunque potuto ottenere lo status maritale a causa dell’impossibilità legale di sposarsi in Italia.
Vecchia storia, questo è innegabile, ma imbarazzante figura di merda. Roberto e Doug si sono poi sposati nel 2010. Ovviamente non in Italia…

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