Roma Pride, è tutto pronto per la grande parata – oltre 20 carri sfileranno per le strade della Capitale

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13342910_1028918403822900_7241326438428417667_nOrmai ci siamo, finalmente.
Risolta la ‘grana’ Fendi, il Roma Pride scalda i motori per la sfilata di domani, che partirà alle ore 16 da Piazza della Repubblica con arrivo a Piazza Madonna di Loreto, dove saranno effettuati i consueti interventi delle Associazioni del Coordinamento Roma Pride.
Ad aprire il corteo sarà il carro del Coordinamento Roma Pride, con un aautobus inglese a 2 piani completamente rivestito con le parole d’ordine del Pride: “Chi non si accontenta LOTTA”, sul quale La Karl Du Pignè, speaker ufficiale della manifestazione, avrà un dress code da sentinella in piedi, indosserà un vestito medioevale, porterà un cilicio sulla gamba destra e un boa di struzzo in quella sinistra.
Presenti tra gli altri il dissacrante carro “Senato della Repubblica” del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, che rappresenta l’aula senatoria trasformata in un ring dove è stata combattuta la battaglia sulle unioni civili, oltre al carro “Master Top” di Muccassassina, realizzato dai maestri del carnevale del Golfo Gaeta/Formia, annunciato come maestoso e mastodontico allo stesso tempo: supererà i 4 metri di altezza e trasporterà la gigantesca statua in plexiglass della dea Muccassassina.
Saranno presenti inoltre i carri di Anddos (con un’animazione particolare che celebra le sedi dell’Associazione in tutta Italia), ragazze e ragazzi in total body painting che seguono il Carro, l’animazione queer del carro Degender, il carro Congrega/Smokingkills, di Deliveroo, dell’Acea di Babaiola e del Festival Nostri i Corpi nostre le Città. Confermata in Parata anche la presenza del Carro della CGIL Nuovi Diritti, di Agedo e quello di Gay Center. Più di 20, in totale, il numero dei carri che attraverseranno il centro di Roma, con Microsoft presente anche quest’anno e Vitasnella che tornerà a distribuire acqua lungo il corteo.
Nutrita rappresentanza delle Ambasciate che hanno concesso il loro patrocinio: Canada, Delegazione del Quebec, Stati Uniti d’America, Gran Bretagna, Australia e Germania. Insomma è davvero tutto pronto, che Roma Pride sia.

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