Maspalomas, il Sindaco vara restrizioni alla movida glbtq di Gran Canaria? C’è la smentita

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  POSTER-Maspalomas-PRIDE-Gran-Canaria-201635378_PrideMaspalomas2016ClubTorsoIl Pride di Maspalomas, cittadina di 33.000 abitanti che sorge sulla costa meridionale della Gran Canaria, è uno dei Pride più celebri al mondo.
Qui, infatti, si trovano quasi esclusivamente vecchi tedeschi a svernare e omosessuali, per un’isola che guarda con timore ad una serie di restrizioni imposte da Marco Aurelio Pérez Sanchez, sindaco di Maspalomas che ha redatto nuove regole che potrebbero uccidere la movida gay del posto.
O almeno così la pensano le associazioni glbtq, con una petizione on line che ha già raccolto oltre 5000 firme.
Tutto ruota attorno al YUMBO, mitico centro commerciale che al calar della notte si trasforma in un gigantesco GAY VILLAGE di 4 piani e a cielo aperto.
Le nuove norme, infatti, imporranno chiusure alle 2:30 di notte, con spazi esterni limitati a tutela della ‘sicurezza’ delle persone e altri controlli più severi.
Se il Sindaco si è detto soddisfatto della novità, gli imprenditori locali temono un contraccolpo economico da qui a breve, perché l’economia di Maspalomas poggia le sue fondamenta sul ‘turismo glbtq’, che il sottoscritto ‘raccontò’ nel 2009 in qualità di inviato per GayTv. Già 7 anni son passati.
Dio come sono vecchio.

UPDATE: in serata è arrivata la replica dal Sindaco, che ha smentito categoricamente le voci allarmistiche circolate in rete nelle ore precedenti. Nessun tentativo di ‘azzoppare’ la movida glbtq, in conclusione, bensì semplici norme esclusivamente legate ad una maggiore sicurezza dei migliaia di partecipanti che ogni anno si calamitano a Gran Canaria per il Pride stagionale.

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