Conol Cassidy, 20enne pestato in Irlanda al grido ‘frocio’ – la denuncia social

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‘Ero vicino Guildhall Square insieme ad un amico e ad un altro ragazzo gay quando due uomini ci sono passati vicini e uno di loro mi ha urlato ‘frocio’. Sembrava finita lì, perché si erano allontanati e noi come loro, poi l’ultima cosa che ricordo è il rumore dei passi dietro di me e i due che tornano per chiedere a me e all’altro ragazzo se fossimo ‘froci’. Non abbiamo risposto, e allora hanno iniziato a picchiare il ragazzo che era con noi. Sono corso in un negozio vicino ma prima di raggiungerlo ho sentito qualcosa che mi ha colpito sul viso. Uno dei due uomini portava un grosso anello, e con quello mi ha sferrato un pugno. Non riuscivo a vedere nulla a causa del sangue. I due uomini ridevano e son scappati via, urlando ancora una volta ‘froci’. E’ stato sicuramente un attacco omofobo, ci hanno anche chiesto se fossimo gay. Anche se questa è la prima volta che mi capita qualcosa di simile, ora non mi sento più sicuro a Derry, città incredibile. Sono felice di essermi trasferito qui, da Belfast, e non posso lasciare a due uomini di rovinare la città. Tuttavia ho già detto ai miei amici che non voglio più uscire. Tra tre settimane finirà il semestre e tornerà a casa mia più in fretta che posso. Ho deciso di denunciare il tutto perché voglio che i due uomini siano trovati, voglio che i loro genitori sappiano cosa sono i figli. So che ci sono tanti gay che non denunciano gli attacchi omofobi perché segretamente credono di esserselo meritato. Ecco io non sono uno di loro’.

Parole piene di paura, coraggio, forza di volontà e angoscia firmate Conol Cassidy, 20enne irlandese picchiato solo e soltanto perché gay per le strade di Derry, Irlanda del Nord.
Perché tutto il mondo, purtroppo, è paese.

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