5 marzo a Roma, il documento unitario delle associazioni glbtq: vogliamo il matrimonio egualitario‬

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Un documento unitario atteso e sicuramente discutibile, perché strabordante rabbia nei confronti di una politica che vuoi o non vuoi ha comunque partorito una prima storica approvazione parlamentare nei confronti dei diritti glbtq.
La piazza del 5 marzo sta dividendo il mondo gay, tra chi vuol partecipare per chiedere TUTTO sbraitando contro Renzi & Co. e chi vorrebbe abbassare i toni, visto e considerato che il DDL Cirinnà ha si superato gli ostacoli del Senato ma deve ancora passare alla Camera. Insomma, non è ancora legge ma sarebbe cretino negare che sia una BUONA legge. Non ottima e ancora oggi discriminatoria, perché priva di tutela nei confronti dei bambini e delle famiglie omogenitoriali, ma buona,  e di fatto in linea con i diritti e i doveri del matrimonio civile.
E allora come riempirla Piazza del Popolo, sabato prossimo?
Avrebbe davvero senso dar vita ad una manifestazione urlata e incazzata contro un anomalo Governo privo di maggioranza al Senato che deve ancora finire di legiferare nei nostri confronti?  Io lo dico subito: non commettiamo un clamoroso autogoal.

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Ora diciamo basta. Basta compromessi al ribasso sulle nostre vite. Basta discriminazioni, basta umiliazioni, basta giochi politici sulla nostra pelle e su quella delle nostre bambine e dei nostri bambini.
Ora diciamo basta a chi non riconosce le nostre famiglie e non ci ha riconosciuto come genitori in grado di crescere i nostri figli al meglio, con tutto l’amore di cui siamo capaci.
Ora diciamo basta a chi ha messo i nostri amori su un gradino più basso. Come amori meno forti, meno affidabili, meno bisognosi di essere tutelati.
Non abbiamo aspettato 30 anni per un testo di legge privo di diritti nei confronti della parte che più andava tutelata: le nostre figlie e i nostri figli
Chiediamo alle forze politiche che dicono di avere a cuore le nostre vite e la serenità dei nostri bambini e bambine, di impegnarsi concretamente per i diritti che oggi sono stati ignorati, di fare la loro parte con coerenza e responsabilità!
Ora basta, davvero.
In questo paese, per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali è tempo di alzare la posta, puntare alto a tutto quello che ci spetta.
È tempo di alzare la voce.
Il 5 marzo alzeranno la voce tante persone e coppie che sperano di poter progettare il loro futuro con gioia e fiducia, immaginandosi anche genitori, se lo vorranno. Ma il 5 marzo alzeranno la voce anche tante e tanti eterosessuali che sognano di vivere in un Paese più giusto di questo.
Il 5 marzo alzerà la voce l’Italia che ama i diritti, pieni, certi. Un’Italia davvero laica, civile, libera ed egualitaria. Un’Italia in cui la sessualità sia consapevole e sposarsi non sia più un privilegio.
Ma soprattutto, il 5 marzo alzeremo la voce per chi una voce ancora non ce l’ha: tutte quelle migliaia di figlie e figli che hanno il diritto di vivere una vita serena con le loro due mamme e i loro due papà. E tutti quei bambini e quelle bambine che una famiglia purtroppo non ce l’hanno e che avrebbero tutto il diritto di essere adottati da chi potrebbe dare loro amore e cura.

Ora basta, alziamo la voce. Scendiamo in piazza per l’unica cosa che vogliamo davvero: UGUAGLIANZA.
ROMA – 5 MARZO 2016
PIAZZA DEL POPOLO
ORE 15:00

Il movimento Lgbti

Agedo
Anddos
Antéros Lgbti Padova
Arcigay
Arcilesbica
Associazione ARC
Associazione Lista lesbica italiana
Associazione radicale Certi Diritti
Avvocatura per i diritti LGBTI-Rete Lenford
Azione gay e lesbica
Cammini di speranza
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
Condividilove
Coordinamento Torino Pride
Digayproject
Edge
Famiglie Arcobaleno
Gaycs
Gaynet
Gayvillage
I mondi diversi
In Piazza per il Family Gay
Intersexioni
Ireos
La Fenice gay
Luiss Arcobaleno
Magen David Keshet Italia
Mit
Ora o Mai Più
Polis Aperta
Rete Genitori Rainbow

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