Confessions on a Dance Floor compie 10 anni – celebriamo l’ultimo vero capolavoro di Madonna

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11 novembre 2005, Confessions on a Dance Floor esce nei negozi di dischi e il mondo intero si ricorda che sì, non c’è nessuno come lei.
Madonna.
Regina del pop reinventatasi per l’ennesima volta all’età di 47 anni e riuscita a realizzare l’ultimo vero capolavoro di una carriera infinita.
12 pezzi senza interruzione, mixati l’uno all’altro, per un trionfo dance che riuscì a vendere 12 milioni di copie in tutto il mondo. Uno di quei miracoli musicali che rimangono nel tempo, tant’è che ascoltato oggi, il Confessions, spacca il culo a tutti come e più di prima.

Trainato dal singolo HUNG UP, video ICONICO, 11 milioni di copie smerciate e in assoluto brano più venduto di sempre per Madge (14 settimane consecutive in testa alla chart solo in Italia), Confessions on a Dance Floor portò The Queen a vincere un Grammy Award (il sesto per lei) nella categoria “miglior album dance/elettronico”. Arrivarono poi Sorry, Get Together e Jump (questi ultimi rovinati da due video inutili), incluso nella colonna sonora del film Il diavolo veste Prada.
Il folle Confessions Tour, meraviglia forse inarrivabile per perfezione scenografica e tecnica (nonché mio primo live madonnaro, di fatto indimenticabile), divenne a suo tempo il più ricco di sempre per un’artista femminile, mentre fantastiche tracce come Forbidden Love, Isaac e Future Lovers non riuscirono neanche a diventare singolo, immeritatamente, visto il successo ottenuto dai precedenti.

Insieme a True Blue e a Ray of Light, Confessions on a Dance Floor è innegabilmente l’album più riuscito di Madonna, da 10 anni alla disperata ricerca di una simile folgorazione. Senza però trovarla. Perché perfezioni assolute come questa, vuoi o non vuoi, capitano raramente. Per non dire quasi mai. E alla Regina del Pop sono già capitate almeno 3 volte. Almeno.
Accontentamose.


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