Roma 2015, Ellen Page ai politici italiani: ‘il cambiamento è inevitabile, come fate a non capirlo’

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Sbarcata al Festival di Roma per presentare per Freeheld, Ellen Page è stata ovviamente bombardata di quesiti dal taglio ‘glbtq’, essendo non solo protagonista ma anche produttrice della pellicola diretta da Peter Sollett. Interrogata sul tema ‘coming out’, l’ex Juno ha serenamente confessato di non aver ancora avuto alcun tipo di problema ad Hollywood, una volta gettala la maschera. Anzi.
Non è stato il coming out ad avere effetti negativi sulla mia carriera bensì l’essermi nascosta per tanto tempo. Quello ha danneggiato la mia carriera, perché nasconderti porta a cambiarti, in peggio. Rivelarmi mi ha cambiato la vita, anche dal punto di vista professionale. Da allora tutto è migliorato‘.
Inevitabile, poi, la domanda ‘politica’ del sottoscritto, legata alla tristemente nota situazione italiana, che ci vede ancora oggi tra i pochi Paesi d’occidente a non avere alcun tipo di legge a tutela delle persone glbtq. Ma se la Page potesse rivolgersi a quei politici che battagliano giorno e notte per il mantenimento di una simile e indecente situazione, cosa direbbe loro?
Che il cambiamento è inevitabile, è inutile contrastarlo. Come abbiamo visto in America con i matrimoni gay, a detta di molti impensabili fino a pochi anni fa, prima o poi arriva. In termini di eguaglianza è impossibile non progredire. La mia speranza è che questi politici se ne accorgano il prima possibile, perché se ne devono rendere conto. Io proprio non riesco a capire come si possa non voler dare diritti alle persone glbtq. Non lo capisco‘.
E noi con te, piccola grande Page.

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