‘La Chiesa deve scusarsi con i gay’ – parola di padre Alberto Maggi

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La Chiesa di oggi deve chiedere scusa a 3 categorie di persone: i divorziati, i preti sposati e gli omosessuali. Spero che il Giubileo di Papa Francesco renda giustizia a quelle migliaia di laici e religiosi emarginati e condannati per il loro modo di amare. C’è forse scritto nel Vangelo che i gay debbano essere esclusi dalla compassione di Gesù? Come si possono chiudere gli occhi? Come può il Vaticano imporre ancora la castità come unica via di redenzione per chi si dichiara omosessuale? Il credo che il celibato sia una forma di libertà, ma deve essere una scelta, come tutti gli esseri umani hanno il diritto di praticare l’amore. Quando un prete si innamora diventa più umano. Ormai è tempo che la Chiesa lo capisca‘.

Così ha parlato via Repubblica padre Alberto Maggi, teologo, biblista nonché ‘scomodo’ sacerdote di Ancora che già in passato aveva più volte tirato le orecchie al Vaticano. Ma dal Cupolone, impegnato con il Sinodo, non arrivano risposte di alcun tipo.
Figurarsi le scuse.

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