Aggressione omofoba a Genova – pestato a sangue perché creduto gay

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40enne eterosessuale con fidanzata a casa, Luca (nome di fantasia) è stato brutalmente picchiato su un autobus da un branco di bestie perché convinte che fosse omosessuale, come riportato da LaStampa.
Gay di merda, che cazzo guardi il mio fidanzato?‘.
E’ iniziata così, con una sfuriata di una trucida, la notte da incubo del poveraccio, pestato a sangue insieme ad un amico. Riuscito a tornare a casa dalla ragazza, l’uomo è finito in coma la settimana dopo, causa danno cerebrale. A salvargli la vita un intervento di neurochirurgia. Ora è caccia aperta ai sei animali che gli hanno rovinato la vita, tra le quali due ragazze, con l’autista del bus denunciato per «favoreggiamento», avendo visto tutto senza batter ciglio. Perché l’omofobia esiste, checché se ne dica, tanto da continuare a lasciar dietro di se’ una scia di aggressioni di cui non si conosce la parola fine. Grazie anche all’immobilismo da silenzio/assenso di stampo politico.

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