Povia all’attacco – Luca era Gay mi ha rovinato – ma il 90% degli italiani è con me

Condividi

Nel 2009 tiro fuori un altro disco (Centravanti di mestiere) con dentro la canzone “Luca era gay”. Lo avessi mai fatto..non potevo capire cosa sarebbe accaduto e non potevo capire che quel brano sarebbe stata la fine della mia carriera anzi “Carriera” mettiamola fra virgolette. Diciamo che non lo potevo capire in modo “lucido e consapevole”. Il 19 dicembre del 2008 lo Staff di Sanremo pubblicò i titoli delle canzoni che avrebbero partecipato alla gara di Sanremo nel 2009. Gli occhi dei media si focalizzarono ovviamente sul titolo “Luca era gay”, senza avere sentito il brano. ADDIO POVIA. Ne parlarono tutti i principali quotidiani mondiali. El Pais (Spagna) Der Spiegel (Germania) Le Monde (Francia) Time (Inghilterra) NYTimes (America) Corriere della sera, Repubblica e tantissimi altri compresi i TG. Ne parlarono per 2 mesi e mezzo, senza sapere di cosa parlasse il brano. Tutti o quasi tutti avevano emesso la sentenza: “Povia è contro i gay e dice che sono malati”. Figuratevi..per me la parola malattia è una parola delicata. Il cancro è una malattia. Le radio network trasmettevano il brano ma sempre meno e la dittatura culturale e musicale, oscurava sempre di più Povia. Passa il tempo e comincio a ricevere segnali positivi dalla gente ma sempre più segnali negativi dall’ambiente della musica. Le associazioni Gay di molte province, nel tempo mi hanno sempre mandato inviti per chiedere scusa alla comunità gay. Io rispondevo che non capivo perchè avrei dovuto chiedere scusa. Scusa per cosa? Per aver cantato una canzone? Una storia possibile? Insomma, sapevo che in Italia non c’era e non c’è una vera democrazia ma quando l’ho provato sulla mia pelle, ho capito anche il modo. L’unica cosa positiva è che la maggior parte della gente (il 90%) è dalla mia parte ma quella gente è la maggioranza purtroppo SILENZIOSA e con il silenzio non si cambiano niente. Un altro appunto che c’entra e non c’entra: Quella maggioranza silenziosa è quella che permette e permetterà alle elites di potere finanziario, di levarci tutto, anche la casa e il conto in banca. Il silenzio in questi casi non paga ma fa pagare e caro. Quel silenzio ci fa schifo, non lo sopportiamo, lo ripudiamo e da un lato lo comprendiamo e giustifichiamo: È paura. Le grandi élites di potere ce l’hanno fatta: Hanno allevato le menti e le hanno allevate attraverso il terrore psicologico e la paura. Noi che non abbiamo il coraggio di combattere, siamo già battuti in partenza anche quando possiamo vincere facile e cioè la maggior parte delle volte. Comunque dicevo..il 90% della maggioranza purtroppo silenziosa, è dalla mia parte. Povia vuole chiedere scusa per non aver capito che siamo sotto una violenta dittatura mediatica, psicologica, artistica e culturale. La verità è che di quei “Luca” in giro ce ne sono tantissimi ma non si vuole che si sappia, sarebbe una sconfitta per chi lavora dietro le sporche quinte“. (qui l’ancor più lungo pistolostto dal suo blog).

‘Caro’ Povia.
Solo una cosa hai indovinato in un oceano di così tante stronzate.
Sei oggettivamente finito.
Complotto o no (maddeché), grazie a Dio.

Autore

Articoli correlati

Impostazioni privacy