Frozen – primo capolavoro Disney con COPPIA GAY (nascosta)?

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Un film sul coming out, sull’importanza dell’accettazione, sulla ‘normalità’ del diverso, sulle perfidie altrui nei confronti di chi è ‘speciale’ rispetto alla media, ma non solo.
Frozen, capolavoro che sta asfaltando record animati che in casa di Topolino non cadevano da 20 anni, entrerà nella Storia dell’animazione in quanto primo cartoon Disney con due personaggi gay all’interno della propria storia. Con figli. FORSE.
Andando a spulciare la pellicola, meravigliosamente ‘musical’ e ormai certa di trionfare agli Oscar, c’è infatti una scena dubbia, con il curioso proprietario di un negozietto sperduto tra la neve che ‘saluta’ con la manina il proprio compagno, con 4 figli a carico, all’interno di una sauna. O forse no, visto e considerato che  in rete è partito il dibattito su colui/colei che affianca il biondone fisicato. Moglie, figlio, figlia? Verità volutamente ambigua, causa lineamenti decisamente poco chiari del personaggio. Ma il saluto con ‘manina’, la solitudine del proprietario, la tempesta di neve che imperversava e il ‘nulla’ attorno al negozietto fanno pensare ad una coppia gay.
Una vera e propria aggiunta di ‘straforo’ passata inosservata ai più, conservatori in testa, dalla durata di pochi secondi ma  cercata per mettere un primo piede in un campo fino  ad oggi mai ufficialmente toccato, se non con personaggi ammiccanti e riferimenti sessuali ben nascosti.
Segno che anche il cinema d’animazione, da sempre rivolto ai più piccoli, ha finalmente ceduto alla contemporaneità. Fatta di famiglie a 360°, senza distinzioni di alcun tipo. Dopo Paranorman, con straordinario coming out nel finale,  e in attesa di Boxtrolls – Le scatole magiche, anche la Disney sembrerebbe in conclusione capitolata. Avanti il prossimo.

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