Sochi 2014 – la Coca Cola si RIFIUTA di prendere posizione sull’omofoba Russia

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#BoicottaCocaCola
Direi che l’hastag potrebbe partire subito, vista la nota diramata da Atlanta nelle ultime ore.
Sponsor ufficiale olimpico, la Coca Cola si è infatti più o meno direttamente RIFIUTATA di prendere qualsiasi posizione sulle leggi anti-gay russe. Tutto questo a 2 mesi dal via delle Olimpiadi invernali di Sochi, che vedranno di fatto andare in onda lo sfanculamento da parte di Hollande, Cameron, la Merkel e Barack Obama. Ovvero tutti i grandi della Terra che DISERTERANNO la serata inaugurale.
Uno choc organizzativo che ha ‘costretto’ Putin a ‘graziare’ nelle ultime ore persino le Pussy Riot, nella speranza di riguadagnare un minimo di consenso internazionale. Che ovviamente tarda ad arrivare. Perché la legge sulla propaganda gay sempre lì sta, a marcire sul corpo dei poveri gay russi. Per la gioia della Coca Cola, sponsor olimpico dal 1928 e tutt’altro che entusiasta di doverci mettere la faccia, tanto dall’essersi affidata al CIO.
Della serie A LORO IL LAVORO SPORCO, a noi i dindini.
Gli attivisti glbtq d’America hanno prontamente annunciato una CONTRO-campagna olimpica che vada a ‘battere’ proprio la Coca Cola, da sempre aperta ai diritti ma in questo caso schifosamente silente.
Perché quando c’è da far cassa, dinanzi ad una platea televisiva di 2 miliardi di persone, è meglio stassene zitti.

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