Madonna cafona bandita dai cinema Alamo Drafthouse

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Non era una cazzata.
Anzi.
Il presunto rumor riguardante Madonna cafona all’anteprima newyorkese di 12 Years a Slave, pubblicato da me giorni fa ed ampiamente confermato da più e più presenti, ha avuto un clamoroso colpo di scena.
La popstar, accusata di aver inviato più sms durante la proiezione del film con tanto di risposta acida a chi le chiedeva di farla finita (‘è business schiavista!‘) è stata clamorosamente bandita a vita dai cinema Alamo Drafthouse.
Tim League, fondatore della catena, ha chiesto ufficialmente le scuse della cantante.
Se queste non dovessero arrivare (e non arriveranno), il volto di MADGE con scritto WANTED sarà affisso ad ogni cassa di ogni sala Alamo Drafthouse d’America.
Praticamente è come se i cinema TheSpace vietassero l’ingresso a Sara Tommasi per aver recitato l’intero rosario durante tutta la proiezione di Gravity.
Detto ciò, ovviamente, a Madonna frega cazzo.
Perché il cinema in cui messaggiare, ruttare, grattasse, chiacchierare, ballare e volendo pure trombare, la paracula, ce l’ha direttamente dentro casa. Ma la cafonaggine, purtroppo per lei, resta.

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