Svuotata la legge contro l’omofobia?

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In pubblico hanno ostentato sicurezza, con Dario Franceschini a metterci la faccia, rigettando qualsiasi richiesta di rinvio sbandierata dagli omofobi pidiellini, per poi accontentarli in privato, al buio, modificando la proposta di legge da tempo presentata e ormai ridotta ad UN solo articolo.
Un nuovo testo che si limita a estendere la legge Reale-Mancino alle motivazioni legate all’omofobia e alla transfobia, eliminando però quella parte in cui, oltre alla pena carceraria (fino a un anno e sei mesi), a chi veniva condannato per discriminazione motivata dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere, veniva prevista anche la destinazione ai servizi sociali o ai lavori di pubblica utilità non retribuiti a favore della collettività.
I relatori Ivan Scalfarotto e Antonio Leone hanno quindi cambiato le carte in tavola a pochi giorni dalla discussione finale, eliminando le aggravanti previste invece per le altre fattispecie discriminatorie come razzismo e religione.
Il rischio, è evidente, sarà quello di approvare una legge-spot, che guardi solo agli equilibri della maggioranza di Governo, lasciando prive di REALE e CONCRETA protezione le persone gay, lesbiche, bisessuali e trans. Una sorta di vero e proprio ‘contentino’, un doppio binario della Mancino che definirebbe di fatto i reati di omofobia meno gravi degli altri.
Siamo profondamente delusi e arrabbiati della piega surreale che ha preso il dibattito nelle ultime ore. Il Partito Democratico e SEL alla Camera hanno una maggioranza numerica solida e devono dimostrare di saper tener fede ai loro impegni approvando l’integrale e completa estensione della legge Mancino ad orientamento sessuale e identità di genere, con un testo efficace, completo e applicabile. Altrimenti li considereremo complici degli omofobi e potremo dichiarare ufficialmente il voto a questo centro-sinistra un voto inutile e un voto truffa. I nostri diritti e la nostra dignità non sono in vendita. Vogliamo dirlo in particolare al relatore democratico Scalfarotto, da cui ci aspettavamo una maggiore capacità di tenere alta la barra e il livello della legge, dimostrando di resistere alle pesanti pressioni al ribasso. La sua credibilità nella difesa dei diritti civili a questo punto è al lumicino!
Durissime le parole di Andrea Maccarrone, presidente dl Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, per una riscrittura del testo talmente assurda e forzata  dall’aver convinto persino Mara Carfagna, ieri tra i firmatari dello STOP alla legge, che ha candidamente twittato: “Bene la riscrittura del testo sull’omofobia, si va verso la giusta direzione“.
Perché se il PDL minaccia, ancora una volta e con la sapiente guida di Re Giorgio Napolitano a cui NESSUNO può togliere questo inutile Governo, il Pd risponde. VENERDI’ il DDL sarà in aula. Vedremo COSA ne uscirà fuori.

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