Prima via libera ad una legge contro l’omofobia: il 22 luglio l’approvazione alla CAMERA?

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Primo step.
Ci siamo.
La commissione Giustizia ha infatti approvato il testo base del ddl contro l’omofobia e la transfobia, che andrà all’esame dell’Aula il 22 luglio.
8 giorni dopo, come ormai tutto il mondo sa, Silvio Berlusconi potrebbe finire agli arresti domiciliari.
Se così fosse, dal 1° agosto non esisterebbe più un Governo, visto che il Pdl scatenerebbe l’inferno in piazza, così come Grillo preferirebbe andare subito al voto, pur di non prendersi uno straccio di responsabilità e governare al fianco del Pd di Letta. Ergo, è una corsa contro il tempo, quella che ci vedrà ‘protagonisti’ a Montecitorio.
Penso che il lavoro collegiale che ha visto protagonisti in Commissione tutti i gruppi parlamentari e l’altro relatore, Leone, sia stato un esempio di buona politica”. “Spero che il provvedimento arrivi in Aula e sia discusso con lo stesso spirito di condivisione e di ascolto“. Queste le parole di Ivan Scalfarotto, relatore della proposta di legge per il Partito Democratico. Un Ddl che prevede l’estensione della legge Reale-Mancino anche all’orientamento sessuale e all’identità di genere della vittima, visto che al momento punisce ‘solo’ gli atti di discriminazione basati sull’origine etnica, nazionalità e religione
Il testo base licenziato oggi dalla commissione Giustizia della Camera che vuole estendere la legge Mancino a omofobia e transfobia è un primo importante passo avanti. Ora c’è da sperare che non si apra l’ennesima battaglia ideologica e che non sia stravolto. Per parte nostra siamo pronti ad andare fino in fondo anche presentando emendamenti migliorativi. Potrebbe esserci la concreta possibilità che la Camera – dove la legge arriverà il 22 luglio – finalmente la approvi. Il contrasto all’omofobia e alla transfobia è una norma di civiltà e di progresso dei diritti che riguarda tutti oltre che gay, lesbiche e trans. I politici non possono continuare di volta in volta solo a esprimere solidarietà nei casi di aggressioni o discriminazioni, ma è ora che si passi a fatti concreti“.
Soddisfazione anche da parte di Alessandro Zan, gay dichiarato nonché deputato SEL, per una legge contro l’omofobia FORSE ad un passo dalla sua approvazione.
Caduta del Governo permettendo.

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