“Frocio Dimettiti”: omofobia al liceo Tacito di Roma

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Non fatemi passare per una vittima, perché io sono un ragazzo forte. Sono uno tosto che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Evidentemente chi ha fatto questa scritta non ha avuto il coraggio di insultarmi di persona e ha preferito sfogarsi vigliaccamente sui muri della scuola, pensando che nessuno potesse vederlo”. “Forse è stato qualcuno della scuola, anche se in realtà non ho mai avuto litigi con nessuno qui. A volte ho avuto dei confronti ma sempre su questioni politiche, mai personali. Sono solo degli stupidi che pensano che in un liceo non possa esserci un rappresentante gay. Io poi non ho mai avuto problemi a parlare della mia omosessualità e se devo essere onesto questo gesto non mi ha fatto né soffrire né intimorire. All’inizio avevo deciso di fregarmene, poi però ho capito che era importante parlarne, per fare capire ad altri ragazzi, magari vittime di bullismo, che non bisogna avere paura. Perché ci sono miei coetanei che per gli insulti di qualche deficiente ci hanno rimesso la vita“.
Questa straordinaria scritta condita da croce celtica, FROCIO DIMETTITI, è apparso sui muri del Liceo Classico TACITO, a Roma, sconvolgendo non tanto il diretto interessato bensì i suoi genitori, impauriti per la sua incolumità fisica.
Pubblicata da IlMessaggero, la porcata in questione si riferisce all’elezione di un quindicenne gay dichiarato a rappresentante d’istituto.
Un incarico che evidentemente ha fatto girare le palle a qualcuno, talmente VIGLIACCO dal dover imbrattare un muro per esternare tutta la propria volgare e limitata intelligenza.
Che si spera venga rintracciata, e punita, come Dio comanda.

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