Forza Guido

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Guido Allegrezza è uno di quei tanti omosessuali ‘attivisti’ che ci hanno sempre messo la faccia.
Fu lui, e non solo lui, a far nascere le fiaccolate capitoline di un paio di anni fa, con i sit-in davanti Montecitorio ad animare le notti romane.
Lo intervistai, a suo tempo, quando collaboravo con Gay.it e YouDem per O’, trasmissione a tinte glbtq inspiegabilmente chiusa a fine stagione, e mi ritrovai davanti ad un 47enne estremamente disponibile, sorridente e preparato. L’anno dopo lo strappo con il Gay Pride firmato Imma Battaglia, che fece sorgere non pochi mugugni, fino alla vergognosa cronaca delle ultime ore.
Perché a pochi giorni dal Pride cittadino, Roma si ritrova sì Capitale. Ma dell’omofobia.
Guido è stato pestato a sangue mercoledì notte, all’Eur, da 5 bastardi. 5 contro 1.
Calci, pugni e pietre.
Tre costole fratturate, una ferita alla testa, ecchimosi e contusioni sul volto e altre parti del corpo. 30 giorni di prognosi.
I 5 bastardi sarebbero ROMANI, e non extracomunitari, tra i 25 e i 30 anni.
La polizia, ovviamente, indaga.
In pochi giorni Roma torna così ad essere centro nazionale del pestaggio all’omosessuale.
Prima un ragazzino picchiato in Via dei Baullari, poi una ragazza vicino al Colosseo, ed ora lui, Guido, volto conosciuto in città, perché sempre in prima linea contro l’indecente omofobia tricolore.
Volto oggi tumefatto, con i segni del pestaggio chiari ed inequivocabili.
Segni che gridano vendetta nei confronti di quei 5 bastardi ma anche di quei parlamentari che ancora oggi dicono NO ad una legge contro l’omofobia, alimentando addirittura odio e disprezzo nei nostri confronti.
Perché ad ARMARE quelle mani, violente ed indegne, siete stati anche voi.
Sappiatelo.
Schifosi infami. Tutti, dal primo all’ultimo.
Forza Guido.

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