La Lega contro Pisapia: ritirate dalle biblioteche comunali il libro sulla famiglia omosessuale

Condividi

Si intitola “Piccola storia di una famiglia”, e a Milano ha scatenato un putiferio.
Perché la becera, omofoba e xenofoba Lega Nord ha tuonato: fatelo sparire dalle biblioteche comunali. Il motivo? La ‘storia’ raccontata dal piccolo libretto illustrato:
Piccola storia di una famiglia nasce infatti per aiutare i bambini con due genitori dello stesso sesso nel rispondere alle curiosità degli altri. Il libro spiega in parole estremamente semplici e chiare cosa vuole dire essere figli di due mamme: chi ha deciso di metterci al mondo, come lo ha fatto e con l’aiuto di chi. In modo delicato e diretto, con la forza della realtà alle spalle, le 16 pagine illustrate del libretto ci portano nella semplicità della storia di una famiglia, alla fin fine proprio come tutte le altre…
Ma non per Matteo Salvini, leghista, che ne ha chiesto il ritiro. A suo dire sarebbero arrivate “decine di proteste di genitori perché Si bambini possono prendere in prestito il libro senza filtri“. Per Salvini il Comune dovrebbe “riservare alla lettura di un pubblico più adulto, un libro come questo“, chiedendosi “se sia opportuno mettere in mano a bimbi di sei anni un testo che rischia di aggiungere ulteriore confusione e dubbi anche nei più piccoli“.
Una barzelletta? Purtroppo no.
Secca la risposta di Stefano Boeri, assessore alla cultura: “Apprezzo l’attenzione alla sensibilità dei bambini di Matteo Salvini. Ma le nostre biblioteche non sono come il computer o la televisione, i bambini non restano soli e incustoditi. C’è un servizio accurato e ogni genitore ha la possibilità di verificare e orientare le scelte del proprio piccolo. Le biblioteche sono finestre sul mondo dove sono rappresentati le evoluzioni dei nostri comportamenti. Discutiamone, ma niente divieti“. Immancabile la presa di posizione del vicesindaco Maria Grazia Guida: “È folklore strumentalizzare iniziative editoriali innovative che raccontano la realtà sociale. Milano ha bisogno di rispetto per le storie personali, non di censure“. 16 pagine di ‘disegni’ son così riuscite a creare un caso politico. Perché c’è una parte di mondo che ancora oggi vede con PAURA la famiglia omogenitoriale, strumentalizzando i più piccoli per portare avanti atroci teorie semplicemente omofobe, e QUESTE SI’, da TOTALE censura.
.

Articolo Precedente

Ciao Whitney…

Autore

Articoli correlati

Impostazioni privacy