6 mesi a Milano….

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Sei mesi a Milano. Era il 13 aprile quando mi trasferii, armi e bagagli, con la mia auto carica di valigie, per intraprendere una nuova avventura. Cercata, voluta, e alla fine realizzata. Sei mesi di casa, sei mesi di sorrisi e litigi, baci e abbracci, urla e notti d’amore, con la mia metà. Sei mesi che hanno visto cambiare la percezione che avevo di Milano. Perché questa città, incredibile ma vero, sta iniziando a piacermi. Con molta calma la sto scoprendo sempre più, giorno dopo giorno. E quei difetti iniziali, che a me sembravano fastidiosamente evidenti, si stanno sempre più trasformando in qualcosa di incredibilmente positivo. Il fatto che sia più piccola della mia Roma, più raccolta, a misura d’uomo e percorribile in bici, tanto di giorno quanto di notte, sono solo alcuni dei punti a favore che mese dopo mese segno sulla mia personale lavagnetta di ‘critica’ cittadina. Quel sellino mi sta sfondando le chiappe, ma in poco tempo mi sono innamorato della bici da città, nella Capitale autentica chimera figlia di distanze notevoli e salitoni continui. Roma mi manca, è ovvio, così come amici e parenti, ma Milano è sempre meno ‘triste’ e sempre più ‘vivibile’. Perché sei mesi non sono pochi, soprattutto per un romano DOC come me. C’è chi mi dava una settimana, chi un mese, chi scommetteva sul mio crollo con l’arrivo dell’afoso caldo estivo. E invece no, eccoci qui, nella nostra casetta, che oggi, 13 ottobre 2011, ha compiuto sei mesi. Con noi al suo interno. I primi sei di tanti altri, che mi auguro possano trasformare 14 mesi di storia in una lunga vita passata insieme. Litigi compresi, ovviamente. Perché quelli non mancheranno mai, che si viva a Roma o a Milano, città apparentemente così distante dal sottoscritto da avermi alla lunga ‘apparentemente’ addomesticato. Aspettando il lungo inverno, e il freddo micidiale, mio acerrimo nemico. Ma per quello basta un piumone in più, na caraffa de cioccolata calda, i termosifoni a palla e un po’ di coccole. Perché non c’è città che tenga dinanzi alla gioia di creare qualcosa di importante con la persona amata. Provare per credere, checché ne dicano i bigotti italioti, e non ve ne pentirete.

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