Torna Sophie Ellis-Bextor con Make a Scene: ecco la RecePagella di Spetteguless

Condividi

Premessa fondamentale. Adoro Sophie Ellis-Bextor, ovvero colei che a detta del sottoscritto può tranquillamente essere considerata la popparola più sottovalutata degli ultimi 15 anni. 10 anni fa, nel 2001, sembrava che dovesse spaccare il mondo. Murder on the Dancefloor fa ballare chiunque, oltre alla splendida Take Me Home, cover di Cher. Read My Lips, album che le conteneva, vende quasi un milione di copie solo in Inghilterra. E’ nata una stella? Sulla carta sì, ma a conti fatti no. Perché i due album successivi non se li incula praticamente nessuno. Prima Shoot from the Hip, poi Trip the Light Fantastic. In 5 anni Sophie arriva a toccare il cielo con un dito, per poi precipitare rovinosamente. Ora, dopo quattro anni di silenzio, torna con Make a Scene, atteso a giugno nei negozi di dischi, ma oggi leakkato in rete, con un anticipo mostruoso, per non dire bastardo. Un album NATO MALE, ovvero come best of e solo dopo trasformatosi in altro, con singoli inutilmente diffusi e per questo rovinati negli ultimi due anni, che rischia seriamente di troncare definitivamente la carriera dell’Ellis-Bextor, costretta a dar vita ad una propria ‘etichetta’ pur di riuscire a pubblicarlo. Un album quindi a rischio flop, che sarebbe assolutamente immeritato, perché interessante, quasi totalmente dance, mai forzatamente truzzo, molto anni 80 e ‘minoguaro’, e a tratti a dir poco delizioso. Questi i miei opinabilissimi voti, canzone per canzone:

Revolution
Breve, immediato, ripetitivo fino all’eccesso, non esaltante, ma danzereccio, e decisamente coinvolgente. Voto: 7 –

Bittersweet
E’ Kylie? No, è Sophie, la Sophie dei tempi migliori. A tratti elettronica, non troppo da disco, quanto da karaoke, da cantare a squarciagola, grazie anche al riuscitissimo ritornello. Peccato si conosca da oltre un anno. Voto: 7+

Off & On
Scelto come singolo d’esordio in ‘Russia’, si poggia sulle sonorità di Calvin Harris, riportando in radio un pezzo di Roisin Murphy. Ed è una bomba. Semplice, estiva, fresca, tastiere a manette e un ritmo travolgente. Voto: 7,5

Heartbreak
Coreografica dall’inizio alla fine, Heartbreak è la Murder on the Dancefloor del 2011. Da ballare, senza un attimo di pausa, con finale quasi epico. Magnifica. Peccato che anche questa si conosca da quasi due anni… folle. Voto: 8

Not Giving Up On Love
Primo momento di pausa per l’Ellis-Bextor. Apparente, perché dopo i primi 30 secondi introduttivi ecco arrivare un’elettronica spinta ma delicata, alla Pet Shop Boys dei tempi migliori. Fino al cuore della canzone, che prende vita scatenandosi inaspettatamente. Un po’ Kelis, un po’ Minogue. Un po’ Confessions. E’ una delizia. Ma anche questa è in rete da oltre sei mesi… Voto: 7,5

Can’t Fight This Feeling
Discoteca allo stato puro. Anche un pelo coatta, ma senza esagerare, con feat. Junior Caldera. Orecchiabile, da cubo, e dal sound trascinante. Ma anche questa uscita un anno fa… Voto: 7

Starlight
Partenza straniante, particolare, quasi inconsistente. E con il tempo non migliora. Addirittura singolo di lancio, in uscita il 30 maggio, un’autentica FOLLIA autolesionistica. Voto: 5

Undertouch
La traccia peggiore dell’album. Evitabile. Voto: 4

Make A Scene
Cosa è successo Sophie? Altro pezzo da ‘scarto’ palese. E da’ pure il titolo all’album. Voto: 4,5

Magic
E finalmente ci siamo ripresi. Con fatica. E ancora non del tutto. Ma la ‘magia’ è quasi riuscita. Dopo le tre delusioni precedenti si torna a salire, ma di poco. Traccia riempitiva, e poco altro. Voto: 5,5

Dial My Number
In My Arms? Decisamente sì. Sophie torna a prendere a piene mani da Kylie con questa Dial My Number, accattivante e ruggente nel ritmo, senza però riuscire a bissare il capolavoro minoguiano. Interessante, a tinte elettroniche, bassi e un timbro di voce basso, bassissimo, senza però conquistare. Voto: 6

Homewrecker
Oddio, ma che è sta roba Sophie? Voto: 4

Synchronised
E questo gioiellino? Ballad elettronica anni 80, chiamata a risollevare un album in caduta libera da tante, troppe tracce. Notevolissima. Voto: 7+

Cut Straight To The Heart
E per finire, scelta coraggiosa nell’attenuare voci e suoni, come fatto con la traccia precedente, probabilmente arrivando a superarla. Intro splendida, piano, violini, tastiere. Bentornata Sophie. Voto: 7,5

Voto complessivo Album: 7-

Autore

Articoli correlati

Impostazioni privacy