Muccassassina 2010/2011: la ‘recensione’ di Spetteguless

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Era davvero da tanto, troppo tempo che non mettevo piede a Muccassassina..
Saltata la chiusura della scorsa stagione, credo fosse da marzo/aprile che non andavo al Qube, tanto da farmi arrivare a ieri sera armato di forza e VOJA de fa caciara. 
Confermata la Direzione Artistica di Diego Longobardi, Mucca ha davanti a se’ un anno IMPORTANTISSIMO per la propria storia, considerando l’EuroPride 2011, che verrà ‘gestito’ proprio dal Circolo Mario Mieli. 
Questo in soldoni doveva e DEVE essere l’anno della rinascita, del salto all’INDIETRO, verso quei Mucca indimenticabili dei primi anni 2000, quando la serata non era solo il ritrovo di tutti i coatti di Roma e Provincia che una volta a settimana si agghindano pe “andà a fa i trasgressivi in mezzo a li froci”. Cor cazzo belli miei, se volete andà a fa i trasgressivi restatevene a casa vostra e decantate la seconda coniugazione latina a cena con i vostri genitori, mentre vostro padre bestemmia e vostra madre dice l’Ave Maria ruttando. 

Detto che commentare una PRIMA SERATA è sempre complicato e fuorviante (l’ho ormai capito con gli anni), si possono comunque trarre delle prime impressioni, relative soprattutto alle NOVITA’ della stagione.
Quali novità avrà mai sposato quest’anno Muccassassina?
Quelle che saltano più agli occhi, che voi ci crediate o no, sono i BAGNI.
Ebbene sì.
Al Qube quest’anno hanno deciso di spendere 8 miliardi e 765 milioni di euro per rifare tutti i bagni del locale. Non dei bagni normali, intendiamoci, ma dei bagni MONSTER, delle vere e proprie CATTEDRALI DEL CESSO, probabilmente tirate su da Tom il Costruttore, talmente chicchettose e fru fru da lasciare di sasso. 
Quello più ‘eccessivo’ è sicuramente quello del piano terra. Ora, non tutti voi conoscerete l’architettura del Qube, MIGLIOR LOCALE DI ROMA (lo dico da anni, lo confermo), un po’ EX FABBRICA, su tre piani, tutto acciaio cotto a legna. Bene, in questo straordinario quadretto underground, ecco spuntare a un certo punto, dal nulla, come se foste entrati nell’armadio delle Cronache di Narnia, il bagno DELLE TERME DEI PAPI a Viterbo! Cambia il pavimento, che come per magia diventa tipo DE MATTONELLE MEDIEVALI, cambiano le pareti, dalle quali SGORGA ACQUA, e soprattutto cambiano i cessi, talmente fighi da farti credere de sta che ne so, in crociera sul Nilo e non a Muccassassina dove l’80% dei presenti vole solo e soltanto che LE PORTE ar cesso, perché deve o pippà o spompinà qualcuno (come in tutte le disco gay del mondo). Tralasciando il fatto che a metà serata l’ingresso del bagno si è misteriosamente ALLAGATO (e non oso pensare di cosa, spero di acqua), il CESSO TOUR è poi proseguito anche negli altri due piani, con bagni sempre più curiosi e moderni, toccando l’apice della frociaggine al piano numero 2, dove praticamente ti ritrovi a pisciare davanti a una parete che CAMBIA COLORE! Roba che se poco poco sei mbriaco ce poi rimanè pure 12 ore a fissarla incredulo, per la gioia di chi sta in fila dietro di te.  
La vera, e praticamente unica, novità del Qube 2010/2011 sta quindi TUTTA nei bagni.
Tra un mesetto circa molto probabilmente il 50% dei presenti finirà per dire ai propri amici do vado stasera? Ai cessi di Mucca. Volevo dì a Mucca? Nono, proprio ai cessi di Mucca!, tanto sono accoglienti e incredibilmente ECCESSIVI. Spese 4 finanziare per 3 bagni, il locale si è poi ‘ammodernizzato’ soprattutto al piano terra, ovvero quello commerciale. 
Scoperto a malincuore e con stupore che a quanto pare Diego Longobardi e l’intera serata NON possono fare a meno dei due GEMELLI pseudo vocalist, a cui a questo punto spero venga ALMENO tolta la possibilità di AVVICINARSI (devono stare ALMENO a 100 metri di distanza) ad un MICROFONO (vi prego fateli pure ballà se ce tenete tanto ma non dategli l’occasione di APRIRE BOCCA, finanzio io l’EuroPride 2011 ma FATELI SMETTERE), il piano si è RINFRESCATO con un nuovo palco, notevole, più ampio e dominato da un gran bello schermone multischermi, e da una sorta di CONTRO SOFFITTO che sovrasta la pista, interessante perché zeppo di luci che fanno molto disco anni 80 ma palesemente INOPPORTUNO perché FRENA l’impianto audio. In soldoni, se stai SOTTO LA CASSA la musica la senti, se invece ti ritrovi in qualsiasi altra posizione il suono arriva molto BASSO e ATTUFATO. Praticamente na merda. Un consiglio agli organizzatori: studiate bene la situazione, visto che ad un certo punto della serata ho scambiato Kylie Minogue per Califano. E’ NON è normale. Rimanendo al pianterreno (il cui ingresso è stato ROVINATO da una sorta di murales trash che NUN SE PO GUARDA’) una parolina una devo spenderla ANCHE sulla sigla 2010/2011. Vero è che le sigle vanno SEMPRE riascoltate più e più volte, diventando così orecchiabili, ma quest’anno possiamo dire che ci ritroviamo dinanzi all’eccezione REGINA. 
La sigla 2010/2011 di Muccassassina fa CAGARE, punto. Sono rimasto talmente deluso dal suo ascolto che non ho dormito tutta la notte, passata in un angolo di casa a piangere disperato.
Salendo di livello il piano 2 mi è sembrato quello che ha visto toccare con mano MENO modifiche rispetto ai due ‘fratelli’, visto che al terzo, agghindato con altre luci e mega ventilatori, è spuntata ADDIRITTURA una 4° sala. Ebbene sì. Scavato nella roccia, l’angolo PIANO BAR di Muccassassina devo ancora capire a cosa cazzo serva (l’ho visto solo ad inizio serata, vuoto) ma l’idea di un nuovo spazio dove poter chiacchierare, ballare o anche solo inciuciare ce piace. 
Steso un velo pietoso sull’utilità del WIFI al privèe (giuro su Dio che venerdì prossimo mi porto il portatile, una rosa rossa dentro un libro, una tazza di thè e me metto comodo), annunciato al mondo con tanto di targa celebrativa, la serata si è così conclusa alla 178° gomitata dell’ennesima lesbica nana (alla 180° mi ero ripromesso di uccidere, vivaiddio son andato via prima che potesse accadere), facendosi ricordare essenzialmente per 3 cose.
– l’acclamata madrina, Rita Rusic. A sto punto in settimana chiamo i responsabili e propongo mia madre per la chiusura. Ao’, magari ce cascano.
– il buio TOTALE delle scale che portano dal piano terra al secondo. Ho praticamente rischiato la vita 18 volte. 
–   i ‘vestiti’ dei ballerini del 3° piano e la mandria di eterosessuali che l’hanno ormai colonizzato e fatto loro, con tanto di testa mozzata di un ricchione infilzata ad un palo all’ingresso.

Voto prima serata Muccassassina 2010/2011 (per me conclusasi alle ore 3 di notte, quindi non SO cosa sia potuto accadere dopo) … (rullo di tamburi…)… (ancora rullo di tamburi…) … (rullata finale, sospiri trattenuti, occhio di bue!)… 5+.

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