Vacanze Romane

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Dopo tre anni, e per la seconda volta in vita mia, torno a passare il Ferragosto nella capitale. A quest’ora dovevo stare a San Teodoro, spaparanzato sulla spiaggia dorata della Cinta, con D., che non è ancora tornato da Barcellona, ma tutte le vicissitudini che ormai conoscete hanno portato a quest’ennesima evoluzione estiva.
C’è da dire che Roma, d’estate, è SPLENDIDA.
Finalmente vivibile, finalmente deserta (anche se quest’anno tutto mi sembra tranne che deserta), finalmente priva dell’insopportabile traffico, che ci stressa i coglioni 11 mesi l’anno, finalmente accessibile, anche se ricca di possibilità e di appuntamenti.
Il mare a mezz’ora, le serate trasteverine, quelle a Monti, al Pigneto, il Frocio Village, i gelati a Piazza Navona, le passeggiate tra i vicoletti del centro storico, le gite fuori porta e Dio solo sa quant’altro.
Rimanerci tutto agosto, in sostanza, non è che mi faccia schifo.
Se ce la faccio, tra l’altro, il prossimo weekend replico la scappatella a Torre Del Lago, sempre in campeggio, sempre a sfasciacce, come necessaria ciliegina sulla torta di un’estate abbastanza anomala.
Per Ferragosto, invece, si annuncia come un FESTONE quello che si terrà al Settimo Cielo, con il GayVillage che porterà i suoi dj in spiaggia, aggratise, dalle ore 15 alle ore 23, per 8 ore consecutive di Dj set, con tanto di navette che te ce portano e te riportano a casa a notte fonda, sempre aggratise. Previsioni per la giornata? Quanto è vero iddio (a maggior ragione perché non dovrò guidare) voglio tornà a casa sui gomiti.
Sullo storicamente frocio Settimo Cielo, tra l’altro, fucilato sui quotidiani di mezz’Italia per l’ormai celebre bacio gay galeotto, ci sarebbe da aprire una ricca parentesi, visto che quel semplice “bacio” a quanto pare proprio “semplice” non era (da quanto ho saputo ce mancava solo l’ostetrica), per la gioia dell’ArciGay romano, riuscito così ancora una volta a sbandierare a mezzo stampa un nome e un cognome, ovvero quello del suo Presidentissimo Fabrizio Marrazzo, smerdando un intero stabilimento e la sua storia, da decenni gaya.
Ma questa è una parentesi che non voglio nemmeno aprire. E’ estate e sono stanco di polemiche associative. Anche se questa storia de Al Lupo Al Lupo sta diventando ridicola e decisamente pericolosa, visto che, mantenendo quest’andazzo, arriverà il giorno in cui nessuno ascolterà i nostri gridi d’allarme. Quando questi saranno veri e soprattutto provati.
Detto ciò, rimanendo a Roma avrò l’opportunità di ‘conoscere’ meglio una persona che in caso contrario non avrei potuto conoscere, per poi dedicarmi al 2° trasloco nel giro di un anno, visto che da settembre abbandonerò Testaccio (a malincuore, me ne sono perdutamente innamorato) per avvicinarmi ad un altro quartiere romano fino al midollo, ovvero Garbatella.
Con settembre non sarà solo la casa ad esser nuova ma anche altri ambiti della mia vita, lavorativa e non. Novità in arrivo, in sostanza, con la speranza che siano positive e finalmente stabili, perché a 28 anni, sinceramente parlando, comincio a sentire il bisogno proprio di questo, di stabilità.
Per il momento, buone vacanze, ovunque voi siate.

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