Niente baci GAY neanche in una spiaggia GAY

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Capocotta, stabilimento Settimo Cielo.
Un tratto di spiaggia gay. Qui si festeggerà il Ferragosto frocio capitolino del 2010, qui, da anni ormai, ogni giorno d’estate arrivano centinaia di gay.
Una sorta di angolo dove potersi tenere per mano, dove poter baciare il proprio compagno senza essere fulminati da sguardi schifati. Qui e al Mediterranea, stabilimento vicino, sorgono le ‘spiagge’ gay di Roma.
Ebbene proprio qui, pochi giorni fa, due ragazzi, entrambi di Roma, sono stati ‘redarguiti’ perché si stavano… BACIANDO.
Ancora una volta un semplice bacio finisce sotto l’occhio del ciclone.

“Si stavano baciando in spiaggia, quando un dipendente dello stabilimento balneare ha chiesto loro di smetterla e di allontanarsi perche’ segnalati da tre bagnanti che si ritenevano infastiditi dai loro baci. A seguito della discussione che e’ nata con il dipendente dello stabilimento, a cui hanno assistito diverse persone, i due ragazzi hanno chiamato le Forze dell’Ordine, che sono intervenute per riportare la calma”.

Queste le parole di Daniele Stoppello, legale Arcigay Roma. Redarguiti per un bacio gay in uno stabilimento gay.
Leggere notizie simili dopo esser tornato da Barcellona, dove in ogni angolo di strada ci sono ragazzi e ragazze che si tengono per mano senza suscitare NESSUN clamore, lascia di sasso.
Che paese di matti.

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