Papa Benedetto torna a dire la sua sui matrimoni gay

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Mentre anche la Corte d’Appello di Firenze, dopo Venezia e Trento, ha rimesso alla Corte Costituzionale la decisione sul merito di un ricorso presentato da una coppia gay che aveva ricevuto un diniego, da parte del Comune di Firenze, alle pubblicazioni per il matrimonio, il Papa è tornato oggi a dire la sua sull’argomento.
Queste le sue SPLENDIDE parole d’AMORE:
“Sono contrarie (e chi lo dice questo, TE???) alla dignità dell’uomo le leggi che consentono l’aborto, l’eutanasia, “le disinvolte sperimentazioni genetiche” e che non rispettano “il matrimonio tra uomo e donna”.
Se le leggi“, ha continuato Papa Benedetto, “non si ispirano a una corretta laicità dello Stato che comporta la salvaguardia della libertà religiosa, finirebbe per instaurarsi quella dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo”.

RICORDIAMO a Papa Ratzinger CHE:
– la legittimità di uno Stato laico non è subalterna rispetto ad altri poteri quali istituzioni religiose o partiti politici confessionali ideologici;
– uno Stato laico rifugge da qualsiasi mitologia ufficiale, ideologia o religione di Stato;
– uno Stato laico è imparziale rispetto alle differenti religioni e ideologie presenti al suo interno, e garantisce l’eguaglianza giuridica di tutti i cittadini, senza discriminarli sulla base delle loro convinzioni e fedi;
– uno Stato laico riconosce e tutela i diritti di libertà di tutti i suoi cittadini: libertà di pensiero, di parola, di riunione, di associazione, di culto, ecc. compatibilmente con le proprie leggi e ordinamenti;
– le leggi di uno Stato laico non devono essere ispirate a dogmi o altre pretese ideologiche di alcune correnti di pensiero, ma devono essere mosse dal fine di mantenere la giustizia, la sicurezza e la coesione sociale dei suoi cittadini.

– La Costituzione all’art. 7 sancisce che Stato Italiano e Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, sovrani e indipendenti. Significa la negazione di reciproche influenze ed intromissioni.

Ricordiamo INOLTRE, al Signor Ratzinger, che la Costituzione italiana, nel suo articolo 3, vieta espressamente ogni discriminazione irragionevole, conferendo a tutti i cittadini “pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personale e socialee soprattutto impegna lo Stato a “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitano di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana…”.
Sempre all’interno della Costituzione, inoltre, non esiste UN ARTICOLO che uno che VIETA il matrimonio gay.
In conclusione… Benedetto mio, ma stassene zitti no?!?

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