Destino beffardo…

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Una serata incredibile.
Probabilmente un giorno scriverò quello che mi è successo ieri sera. Un qualcosa che neanche il più bastardo degli sceneggiatori avrebbe mai anche solo pensato.
E invece è successo per davvero.
Un vero shock, inatteso, non cercato, se non addirittura per anni evitato.
L’uomo nero che si materializza, evolvendosi in altro, sorprendendoti, facendoti ripiombare in un tunnel che pensavi ormai chiuso, sbarrato, dimenticato.
Peccato che mai nulla si dimentichi veramente.
Ed eccomi qui oggi, in uno splendido, caldo e soleggiato sabato pomeriggio romano, solo in casa, senza coinquilini, senza amici, in un quartiere che ancora sento estraneo, a pensare a quei giorni, a pensare a ieri sera, a pensare, quando invece vorrei solo spegnere il cervello, premere un interruttore, e fingere, o convincermi, che in realtà non sia successo nulla.
Si cresce, si matura, si diventa più forti, ci si attacca con forza al cinismo, per poi ripiombare nei ricordi, nei dubbi, nascosti da un sorriso, annebbiati dall’alcool, ma sempre lì presenti, a martellarti sulle tempie.
Me l’avessero preannunciato ieri pomeriggio, cosa avrei vissuto da li a poche ore, avrei riso per ore. Quello stesso amaro sorriso con cui mi sono svegliato poche ore fa, sostituito con il passare dei minuti da una nervosa depressione che mi sta facendo uscire pazzo.
Emozioni.
Vivaddio, nel bene e nel male, ancora ci sono.
Attacchiamoci a questo…

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