Serata LUST a SpazioRoma, ecco la mia PAGELLA!

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Surreale.
Non so proprio da dove partire per descrivere la serata di ieri sera al Lust, a Spazio Roma.
Dopo una settimana passata a PENSARCI SU, alla fine ho optato per Paola e Chiara, pisciando la mia Syrietta al Gay Village. Il perchè? Perchè amo le sorelline Iezzi e perchè ero davvero curioso di vedere questa nuova serata, che sabato scorso aveva comunque retto al Ciclone Bertè al Village proponendo addirittura Skin.
Ovviamente MAI avrei potuto immaginare a cosa saremmo andati incontro…
Il tutto possiamo dire che addirittura parte nel PRIMO POMERIGGIO, quando la spiaggia gaya di Capocotta viene letteralmente invasa da un ESERCITO di aitanti PR del Lust, pronti ad IMBRACCIALETTARE la metà dei presenti!
Come capita nelle migliori città balneaeri, la moda del TE PORTO A BALLA’ DIRETTAMENTE DALLA SPIAGGIA arriva anche a Roma, lasciando piacevolmente sorpreso il sottoscritto.
Buona idea, penso tra me e me. RECLUTARE i gay direttamente in spiaggia promettendogli una RIDUZIONE e un SALTAFILA attraverso l’ormai celebre braccialettino, da portare ovviamente al polso. Tempo 2 ore e metà spiaggia ce l’ha indosso!
Sui flyer così come sui cartelloni che pubblicizzano la serata, attaccati praticamente in TUTTA ROMA, l’orario d’inizio è CHIARISSIMO e LIMPIDO: ore 23 CONCERTO PAOLA E CHIARA.
Ore 23.
Passati 10minuti buoni a cercare questo cazzo di Spazio Roma, praticamente INVISIBILE dalla strada grazie all’ingresso più BRUTTO della storia degli ingressi dei locali (zero illuminazione, zero insegne, zero cartelloni, zero di tutto! Praticamente INFRATTATO dietro una sorta di AUTORIMESSA) arriviamo a destinazione.
Sono le 23 IN PUNTO.
Ora io dico… NESSUNO pretende che Paola e Chiara salgano sul palco allo SCOCCARE delle undici, ma qualcuno deve spiegarmi per quale CAZZO di motivo se hai scritto che il concerto parte alle 23, tu mi apri il locale a…. mezzanotte! Non solo NON me lo apri prima dell’orario indicato, come logica imporrebbe, ma addirittura un’ora dopo! Cazzo fammi entrare e bere qualcosa, mi butto da una parte ma almeno NON sto in mezzo al niente! Una follia, un’autentica follia…
Buttati in mezzo alla strada, come le migliori mignotte di Tor di Quinto insegnano da decenni, abbiamo così passato un’ora a non fare un cazzo, visto che sto Spazio Roma è in mezzo al NULLA!
Il primo bar è a Ponte Milvio, che comunque non è così vicino da non obbligarti a riprendere macchina o motorino. Con l’arrivo della mezzanotte il locale finalmente APRE… miracolo. Siamo già un’ora di ritardo con la tabella di marcia. Ore 23 concerto Paola e Chiara, se come no.
Con la “fila” all’ingresso PROSEGUE il trionfo del MA CHE DAVERO DAVERO?
Non una fila ma la solita BOLGIA ammassata, senza sapere dove andare, cosa fare o anche solo chi seguire. Fila lista, fila braccialetto SALTAfila, fila normale, fila privèe, fila vip? Maddechè… tutti insieme appassionatamente, alla facciaccia dell’organizzazione!
Riusciti a passare indenni la fila, scopriamo e smascheriamo la GENIALATA del braccialetto.
No ora io dico…
Tu me sei venuto in spiaggia, m’hai rotto li cojoni quando io magari stavo a dormì o anche solo a spettegolà co l’amico mio, m’hai detto che co sto cazzo de braccialetto saltavo la fila e pagavo 10euro invece che 15, me l’hai messo al polso, m’hai costretto a tenello tutto il pomeriggio, a tornacce a casa in motorino, a fammece la doccia, a tenello mentre me stavo a fa na pippa, nel momento bidet, in quello scaccolamento e a cena magari con i parenti, per poi scoprire cheeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeSENZA braccialetto pago 15euro CON consumazione (come scritto nel flyer) mentre CON il braccialetto pago 10 euro SENZA consumazione (come NON detto da nessuno), dal costo OVVIAMENTE superiore ai 5 euro!
No dico… ma SIETE DEI CAZZO DI GENI! Ma diamo un NOBEL a chi ha inventato sta furbata SUBDOLA e PARAGNOSTA della serie ME C’HAI FREGATO NA VOLTA, COL CAZZO CHE CE RIUSCIRAI NA SECONDA!
Scettici ormai sul tutto, entriamo finalmente nel locale, il cui giudizio passa sinceramente in 2° piano dinanzi al disastro organizzativo della serata. Uno spazio enorme, tanto da essere difficilmente riempibile, con la sala commerciale in RAVE STYLE e quella house in FESTA DELL’UNITA’ STYLE. Se la commerciale PIACE, grazie ad un buon impianto luci e un buon impianto audio (non commento invece “l’animazione”… Avete presente nei telegiornali la donna nel quadratino in alto a destra al fianco del mezzobusto che legge le notizie, chiamata a comunicare attraverso i gesti ai sordomuti? Perfetto… immaginatevi una scena simile… la dj che mixa e ai suoi lati, una a destra e una sinistra, due PORACCE che ballano e ammiccano sensualmente ai presenti, giustamente allibiti… ), quella house invece, immensa e all’aperto, mostra delle palesi potenzialità, però MAL sfruttate.
Due, tre luci, piattaforma in sughero dove si balla IN COSTRUZIONE mentre entravamo (cioè ve prego… stavano ad attaccà con chiodi e martello una piastrona centrale sotto il palco!) fili sparsi, transenne buttate negli angoli e privèe STORICO.
Ora arriva la chicca del privèe…
Il locale è vuoto, ha aperto da poco, è mezzanotte e 25, di Paola e Chiara neanche l’ombra, così decidiamo di salire al privèe per sederci sui dei BEI divani bianchi.
Abbiamo il braccialettino apposito, ci FANNO salire… prima sorpresa… i divani bianchi sono tutti ZOZZI e FRADICI, per via dell’umidità!
Ora io dico… ma l’hai aperto sto cazzo di privèe? Ma manda qualcuno a passà uno straccio sui divani no? No.. troppo complicato.
Asciugato un divano ci sediamo. Abbiamo già preso da bere, stiamo BEVENDO. Tempo 2 minuti e arriva un FREGNO, responsabile del privèe, che ci viene ad avvisare… ehm ragazzi, per sedervi al privèe siete obbligati a prendere una bottiglia, sono le REGOLE!
E’??? Ma cazzo dirmelo prima no? Non lo vedi che già sto bevendo? E poi che cazzo di privèe è se non posso sedermi UN SECONDO su un divanetto?!?
Sempre più basiti ARISCENNEMO, cercando il bagno!
Nascosti in un anfratto, scopriamo che i bagni di questo SPAZIO ROMA, grande 5000 metri quadrati e teoricamente capace di contenere 6/8,000 persone, ha 4 (Q-U-A-T-T-R-O!) bagni per i maschietti e 4 per le femminucce. Non sappiamo ormai più a chi appellarci.
Il tempo passa, il locale è sempre mezzo vuoto, di Paola e Chiara non si ha traccia, il rodimento di culo CRESCE.
A quest’ora stavo a cantà a squarciagola SE MI AMI O NO al GayVillage …
E’ l’una passata. Il vaso è ormai COLMO. ANNAMOSENE, decisione finale, andiamo a ballà Tocadisco (è stato STREPITOSO!) al Village. Usciamo, salgo sul motorino, vedo l’ora: 01:17.
Entra un macchinone… dentro ci sono Paola e Chiara.
01:17.
Il concerto doveva iniziare alle ore 23.
Una mano alzata (la mia), un MA VAFFANCULO… sentito, di cuore (ovviamente non rivolto a loro due, che CREDO c’entrino poco o nulla con il tutto).
Ciò che ne rimane è forse la serata gay PEGGIO organizzata a cui ho potuto assistere in tutta la mia vita. Un’organizzazione che ha fatto acqua da TUTTE LE PARTI, per un giudizio critico che questa volta posso definire non SOGGETTIVO ma OGGETTIVISSIMO.
Il sottoscritto continua a sostenere la tesi del “LA CONCORRENZA NON FA BENE MA BENISSIMO”, sottolineando però come alle buone intenzioni e alle PAROLE della concorrenza si debbano far seguire i FATTI. Il “monopolio” estivo gay romano (GayVillage) si può e se si è in grado si DEVE attaccare, ma se ne si hanno le CAPACITA’ e la forza, perchè in caso contrario è meglio lasciar perdere, si fa più bella figura.
Chi ha organizzato questo benedetto Lust tra l’altro ha dimostrato nei mesi passati di SAPER organizzare buone serate, lasciando così ancor più di stucco dinanzi a questo SFRACELLO estivo nel cuore del NULLA di Tor di Quinto.
Un giudizio, il mio, come detto OGGETTIVO, visto che dubito ci sia qualcuno che possa ribattere e contraddire ciò che ho scritto. E qui il discorso del “si vabbè ma te ne parli male a prescindere perchè ormai conosci chi organizza il Village” lascia il tempo che trova, diventando sinceramente ridicolo e infantile.
Il sottoscritto SI’, è AMICO di chi organizza il Gay Village ma mi sembra che NON ho avuto problemi a sottolineare ciò che secondo me NON VA al suo interno, così come non ho avuto problemi ieri sera a PREFERIRE al Village questo Lust, che mi incuriosiva e non poco (anche perchè obiettivamente a 2passi da casa mia), tanto da aver deciso, PRIMA DI ENTRARE, di TORNARCI sabato prossimo, visto l’annunciato concerto (alle ore 23… se lallero) di Anna Oxa!
Concerto che NON mi vedrà assolutamente tra i presenti, visto che presa una volta, la FREGATURA non la bisso di certo. Per NON vedere Paola e Chiara mi son pure perso una SPLENDIDA Syria ACUSTICA al Village. A maggior ragione son pure più avvelenato… con sincero dispiacere (perchè le novità per quanto mi riguarda son sempre le benvenute) e sperando che in futuro chi di dovere faccia tesoro degli ERRORI/SVISTE/DIMENTICANZE commessi, non posso che etichettare il tutto con un sonoro…

Voto Lust: 0

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