6° e penultima puntata di MY LIFE… A Keaton m’hai rotto er cazzo co sta pippa, volemo passà ad artro? Season TWO!

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NELLE PUNTATE PRECEDENTI!
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Dicembre 2005.

E’ finita. Dopo quasi 4 mesi di BUGIE è finita. Posso continuare a stare con un ragazzo che per oltre 100 giorni mi ha mentito sull’età, spacciandosi per un altro? Menzogne su menzogne, a fin di bene dice lui, ma sempre di menzogne stiamo parlando. Il ritorno a casa dall’agenzia di viaggio fu traumatico. Lui in silenzio, io impassibile, in cerca di quell’autocontrollo che a fatica stavo riuscendo a mantenere. Il rumore della pioggia che sbatte sul parabrezza è alienante. Il traffico di Roma non ci aiuta di certo a superare il momento. Io non voglio parlare, lui ha paura di farlo. Lo riaccompagno a casa, non spengo nemmeno la macchina…
Scendi…
Finisce qui, vero? Mi chiede con un filo di voce…
Si finisce qui.
E così scese. Ero avvelenato, mai avrei pensato che sarebbe finita così, in modo talmente brusco. Anche perchè non se lo meritava. Era un ragazzo dolcissimo, estremamente sensibile. Ma quella menzogna, quella terribile menzogna non potevo fargliela passare. E così me ne tornai a casa, con un macigno sullo stomaco. Un’ora prima ci eravamo visti per organizzare il nostro primo viaggio insieme, senza minimamente immaginare cosa sarebbe successo in quei terribili successivi 60 minuti.
Quella notte non dormii. Mi chiedevo se avessi fatto davvero la cosa giusta. Se davvero non potessi capirlo e perdonarlo. Se davvero cambiasse qualcosa nel nostro rapporto. D’altronde forse era davvero come aveva detto lui… cosa cambia ora che sai la mia vera età? Son sempre io!

Era davvero sempre lui? Questa domanda mi tormentò per giorni.

Ad aiutarmi nemmeno gli amici, quelli più stretti, ai quali chiesi consiglio. Loro, paradossalmente, erano tutti sulla stessa linea d’onda, LA SUA!
Fede si ti ha mentito, ma decisamente a fin di bene… d’altronde cosa vuoi che sia l’età? E’ pura forma… se ci sei stato insieme per oltre 3 mesi, e ci sei stato bene, perchè buttare tutto?!?
E fu così che dopo una settimana mi decisi.
Gli dissi che volevo parlargli, per un chiarimento. Volevo rivederlo e sentire l’effetto che mi avrebbe fatto.
L’appuntamento ovviamente su Ponte Milvio, su quel ponte che è stato parte integrante della nostra storia. Lì ci conoscemmo, lì ci scambiammo il nostro primo sorriso, lì dovevamo scoprire se riprendere per i capelli una storia che aveva vissuto una settimana thrilling o farla finita definitivamente.

Sono giorni ormai che non ci vediamo. Dentro di me mi sono convinto di averlo perdonato, fino a quando non lo vedo arrivare. Io sono seduto sul muretto, all’inizio del ponte. Lui viene dall’altra parte. Il solo rivederlo mi smuove tutto. Mi rigenera. Posso davvero perdonarlo? Probabilmente devo. Lui è nervoso, è serissimo, sicuramente non immagina minimamente quello che sta per succedere. Fino a quando un sorriso, quello splendido sorriso, non nasce sul suo viso.
Mi ha appena visto far comparire da dietro la schiena una rosa rossa. Quella rosa rossa da lui sognata ed agognata. Quella stessa rosa rossa che mai avrei pensato di regalare ad un uomo. Fino a quel pomeriggio di Dicembre. Gli ultimi metri che ci dividevano li percorre in lacrime. Lacrime di gioia questa volta. Gliela porgo, lui la prende, felicissimo, nemmeno fosse un trofeo…
Scusami…
Scusami tu…

E così ricominciammo da zero. Il viaggio per Londra comunque saltò, perchè in qualche modo dovevo fargliela “PAGARE”, senza rendermi conto che mai nulla sarebbe stato come prima, che qualcosa si era incrinato, fino alla rottura finale, che 8 mesi dopo avrebbe fatto finire quel qualcosa che sarebbe dovuto finire proprio quel freddo pomeriggio di Dicembre, ma che non ebbi le PALLE di troncare

8 mesi dopo, 6 agosto 2006.

Non posso crederci. E’ proprio lui. Il caldo è imbarazzante, Roma d’Agosto vive sotto una cappa d’umidità sconvolgente, eppure un brivido di freddo mi attraversa la schiena. Guardo al cielo, lui lentamente si avvicina, l’obelisco di Mussolini mi sovrasta in tutta la sua imponenza, dandomi l’impressione di crollarmi addosso. Ma è il mondo che mi sta crollando addosso, è la nostra storia, arrivata definitivamente al proprio capolinea.
Sorpreso di trovarmi qui? Aspettavi qualcun’altro?!?

Le forze cominciano a cedermi, lo stupore è talmente elevato da farmi barcollare. Un sorriso amaro, amarissimo si impossessa del mio viso.

E quindi eri tu? Sei sempre stato tu? A quale pro?
A quale pro? Per dimostrarmi quanto sei stronzo! Queste sono le prove del tuo TRADIMENTO!
Nel dirlo mi sventola un foglietto di carta, scritto a penna…
Leggi leggi…
Cosa sarebbe questo?

Leggi!

Lessi… erano i messaggi che mi ero scambiato con quel misterioso ragazzo su Gaydar, da lui trascritti.
E allora?
E allora?!? E allora eccole le prove… tu mi hai tradito ed eri pronto a farlo qui, questa sera, sotto l’obelisco!

G. cosa stai dicendo… cioè tu hai montato tutto questo circo, hai creato una pagina finta di Gaydar, rubando foto a chissà chi e riempendola di informazioni personali, per fottermi? E questo tu me lo chiami TRADIMENTO?!? Questa è una bastardata bella e buona… potevi a sto punto pagà un gigolò perchè ci provasse spudoratamente una sera al Village! E ti sei fatto tra l’altro pure una scheda telefonica nuova… ma chi cazzo sei, Lucifero?!?

Ah quindi ora sarei io lo stronzo?!? Cioè tu mi tradisci ed ora sarei io lo stronzo?!?
Ma dove e quando ti avrei tradito, ma la tua è una cazzo di ossessione! In questi giorni ci siamo anche visti, oggi pomeriggio abbiamo fatto l’amore, quando tu sapevi tutta questa merdata! Cioè non ho parole, come hai potuto guardarmi negli occhi, come hai potuto FINGERE di non sapere!

Tu non hai parole?!? TU?!? Chissà quante altre volte l’avrai fatto, chissà con quanti ti sarai divertito in Sardegna, chissà quante corna mi tocca portarmi dietro!

Ancora co sta storia?!? Ancora???? Dopo 11 mesi ancora non ti FIDI di me?!? Cristo la tua è una malattia…

E come potrei fidarmi di un bastardo simile, che accetta un invito alle 2 di notte sotto l’obelisco con un perfetto sconosciuto?!?
Ma se lo sai benissimo che è stato lui, ovvero TE, ad assillarmi per questo incontro! Sai benissimo che io gli avevo detto che ero fidanzato e che non mi interessava…

Si ma poi hai ceduto… gli hai dato il tuo numero di telefono, alla facciaccia di quel “CAGACAZZI” del tuo ragazzo!
E su questo hai ragione, HO SBAGLIATO, ma non ero venuto qui per “TRADIRTI”…
Bugiardo, maledetto bugiardo… Basta non possiamo andare avanti così, non posso più fidarmi di te…
E quindi, che vogliamo fare…
E quindi finiamola qui.
E qui si fregò con le sue stesse mani. Voleva mettermi alla prova. Voleva vedere la mia reazione, voleva probabilmente essere pregato perchè cambiasse idea, ma non accadde nulla di simile.
La nostra storia era finita al ritorno da Madrid, ed il primo a saperlo ero io. Solo che non sapevo come far finire il tutto, fino a quel momento. Così meschinamente presi la palla al balzo…
Ok, finiamola qui.
Come scusa?

Hai ragione te, finiamola qui. Così non possiamo più andare avanti…

Cioè tu non fai nulla per cercare di recuperare? Butti 11 mesi così, senza provarci nemmeno?!?

G. scusa… mi hai appena mollato ed ora ti metti a fare storie?!? Tu difficilmente me la perdoneresti, mai arriveresti a FIDARTI di me, mentre io mai potrei dimenticare una bastardata simile, che evidenzia ancora una volta, casomai ce ne fosse ancora bisogno, quanto tu sia infantile… quindi si, finiamola qui!

Sei proprio uno stronzo…

E così finì. Sotto l’obelisco del Duce, a poche ore dal concerto di Madonna, ad 11 mesi dal nostro primo incontro. Tentammo di rimanere ‘amici’. Ci sentimmo per telefono per altre 2 settimane circa, fino a quando una sera, improvvisamente ed inaspettatamente, lui mi chiamò.

Mi riempì di insulti, maledisse il giorno in cui mi aveva incontrato, augurandomi tutti i mali possibili immaginabili. Da allora non ci siamo mai più parlati nè salutati. E’ capitato di incrociarci, in giro per Roma, per locali, ma l’indifferenza è sempre stata totale. Siamo stati insieme per 11 mesi, eppure ci comportiamo come fossimo due estranei. Un triste epilogo per una storia che comunque porterò sempre con me, perchè di quegli 11 mesi non ho mai rinnegato e sicuramente mai rinnegherò nulla, alti e bassi compresi…

48 ore dopo…

Non dormo praticamente da tre giorni. Il ritorno a Roma dalla Sardegna, la rottura con G., il distruttivo concerto di Madonna, dovrei COLLASSARE a letto per un giorno intero, ma non ce la faccio proprio.
L’adrenalina mi esce dalle ORECCHIE, sono così INCAZZATO per com’è andata a finire la storia con il mio ex che a dormire non ci penso proprio. Tra 24 ore me ne torno in Sardegna, Roma è deserta, fa un caldo ATROCE, ho casa libera. Accusato di TRADIMENTO, io, che MAI ho tradito nessuno in tutta la mia vita, mi decido di RIFARMI di quegli 11 mesi, passati con un solo uomo. Così mi metto al computer. Entro su Mirc., pagina frocia della capitale, clamorosamente STRAPIENA visto il periodo. Voglio solo e soltanto divertirmi. In un’ora mi organizzo 3 appuntamenti di solo SESSO. Uno per pranzo, uno per il pieno pomeriggio, uno per la sera. Al primo praticamente nemmeno lo faccio entrare che già gli sono addosso. Al secondo lo faccio arrivare ADDIRITTURA fino in cucina, per offrirgli da bere, per poi saltargli addosso. Al terzo, il mejo, il dessert, un cubano a Roma solo per 15 giorni, gli concedo addirittura una CENA, per poi ovviamente ARIsaltaje addosso. Salutato l’ultimo, chiudo la porta della mia casa CHIUSA distrutto, svuotato, con annessi sensi di colpa. Mai avevo fatto nulla di simile, mai avevo incontrato un ragazzo solo e soltanto per scopare. Quel giorno l’avevo fatto addirittura 3 volte! Mi accascio a terra, spalle alla porta, e finalmente inizio a piangere.
Era due giorni che TRATTENEVO quelle lacrime. Due giorni che le ricacciavo dentro. Due giorni che facevo finta che non fosse successo nulla, due giorni che ridevo e scherzavo, quando in realtà una parte di me, nemmeno troppo piccola, era uscita a pezzi da quella storia finita male, malissimo. D’altronde 11 mesi non si possono cancellare con un colpo di spugna…
Avevo appena fatto sesso con tre perfetti sconosciuti, i primi due della mia età, di Roma, il terzo, il cubano, poco più grande di me. L’avevo fatto senza passione, senza trasporto, senza un minimo d’interesse, se non fisico. Sesso animale, che a molti piace, che non lascia strascichi mentali, cotto e mangiato, fatto quel giorno solo per ripicca a lui, così sicuro di esser stato cornificato negli 11 mesi passati insieme da MERITARSI quelle corna ATIPICHE, perchè arrivate fuori tempo massimo. Ma ancora poche ore però e sarei tornato nella mia amata Sardegna, dai miei amici, che avevo lasciato solo per pochi giorni, e che mi stavano aspettando.
Peccato che da un momento di FOGA CUBANA serale, il mio labbro si fosse spaccato, perchè preso letteralmente a morsi da quella bestia della madonna!

Lì per lì non detti nessuna importanza alla cosa, sbagliando clamorosamente, visto che davanti a me si stava per presentare la peggior settimana della mia vita, proprio per colpa di quel labbro spaccato…

3 anni prima

E’ luglio. Si muore dal caldo. Sto sotto esame, non posso andare al mare perchè a breve ne avrò uno, quindi mi tocca stare a Roma a boccheggiare. E’ pomeriggio, sono circa le ore 15. Dopo ore di studio mi prendo una pausa. Devo un attimino alleggerire i pensieri e rinfrescare la mente. Entro in rete, cazzeggio una decina di minuti, controllo posta, blog ed apro Mirc. Entro nella stanza GayRoma, piena a qualsiasi ora del giorno, e la lascio lì, aperta.

Trascorsi i miei 10 minuti di relax riprendo a ripassare e a ripetere. Il computer l’ho lasciato acceso, sperando incosciamente in qualcosa che mi DISTURBI dal mio noioso esame. Quel qualcosa si materializza con un trillo. E’ Mirc che chiama. Mollo il libro, vado a vedere chi FORTUNATAMENTE mi stressa, e ti trovo un soggetto che semplicemente mi chiede…
Sei escort?

No guarda, hai sbagliato proprio persona, non sono un escort! Ciao.
Escort io? Me ce manca solo questa…

No ma non hai capito… io cerco escort un po’ “particolari”… non voglio farci sesso!

Ma dai, e che ci vuoi fare scusa?, chiedo incuriosito…

Leccargli i piedi! Mi risponde lui sicuro…
Leccargli i piedi?!? Cioè te cerchi ragazzi a cui leccare i piedi?!?

Sì, esatto… solo quello, leccargli i piedi!

E basta?

E basta…

No aspè vediamo se ho capito bene… tu paghi per leccare piedi ai ragazzi, senza fargli assolutamente nient’altro?

Esattamente…

Ma quanti anni hai?

30, e sono anche un bel ragazzo…

All’anima, sei un bel ragazzo e devi pagà!

Bè ma che c’entra… la mia è una perversione un po’ particolare… non è così semplice da dichiarare… tra l’altro… te come ce l’hai i piedi?

Ah bè, modestamente parlando… son due capolavori! Toccatemi tutto, ma non i miei piedi…
mmmmmmh, guarda che così mi fai eccitare?

Te sei eccitato? Se sì so 8 euro e 50, me poi pure fa un bonifico!

Ahahahah affascinante, bei piedi e pure simpatico… molto interessante!
E no, che culo è?… ma senti un po’, quindi te proprio ti ecciti nel leccare i piedi…

Già… te l’hai mai fatto?!?
Io?!? Ma anche no!
E non te li hanno nemmeno mai leccati?!?

Ma direi proprio di no… anche perchè probabilmente li prenderei a calci in faccia, soffro terribilmente il solletico… e poi sinceramente no, non mi ispira proprio come fantasia sessuale…
Ne sei proprio così sicuro? Scusa se non provi… come puoi saperlo…

No guarda, fidati… ne sono quasi sicuro!
E’ quel quasi che fa la differenza… e poi non ti ho nemmeno detto quanto pago… sicuro che non vuoi saperlo?!?
Bè, a questo punto sono curioso! Quanto scuci per leccare due piedi?
… 70 euro per 45 minuti…
70 euro per 45 minuti!!! Per una pompa ad un pollice?!? All’anima! Scrivilo in pubblica che ci trovi la fila fuori la porta di casa!

E lo so, ma io ora voglio te…

E perchè scusa?
Sfida personale… poi sarebbe la tua prima volta… e poi dai che ti ho incuriosito, non puoi non ammetterlo… 45 minuti, tu non devi fare nulla e ti becchi 70 euro… se non è un affare questo… ne vogliamo parlare?!?
I miei due libri d’esame sono lì che mi guardano… Per un feticismo metodologico e Antropologia della comunicazione visuale. Feticci, merci, pubblicità, cinema, corpi, videoscape, del mitico Massimo Canevacci, Antropologia Culturale… cazzo questo è un assurdo scherzo del destino! Cos’è una prova applicata sul campo o una nuova frontiera dell’ORALE?!?
E così risposi a quell’ultima esca con un incuriosito ed assolutamente per me impensabile…

…..parliamone pure

To Be Continued…

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