Festival Internazionale del Film di Roma – RockNrolla: Recensione in Anteprima

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Festival Internazionale del Film di Roma
RockNrolla
Recensione in Anteprima
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9 anni dopo Lock & Stock – Pazzi scatenati e 8 anni dopo Snatch – lo Strappo, è finalmente tornato il vero Guy Ritchie! Dimenticato l’aborto Travolti dal Destino, Guy è tornato al suo cinema, folle, isterico, citazionista, videoclipparo e pop come pochi altri, dando vita ad un gioiellino che è un fiume in piena di trovate, di risate, di personaggi assurdi e di battute perfette, incorniciate da uno stile registico finalmente ritrovato, dopo gli anni di buio, concisi con il matrimonio con Madonna.

Una storia a duemila all’ora è quella che porta in sala Ritchie, ad incastri, con più protagonisti pronti a scontrarsi e ad entrare in collisione tra di loro, ambientando il tutto nella Londra della speculazione edilizia e del nuovo strapotere in arrivo dall’est. Diverse le scene pronte a ricevere il marchio certificato ‘cult’, per un film che ridà in pasto ai propri fan un regista che in molti davano per finito, sbagliando di brutto…

Già dai titoli di inizio, in perfetto stile graphic novel, si può intuire a cosa si andrà incontro nel vedere RockNrolla, ovvero a due folli ore di humour nero, violenza, sangue e trovate registiche non indifferenti. Nel calderone londinese Ritchie ci butta dentro di tutto. Mafiosi russi che ricordano e ricalcano Abramovich, con tanto di tirapiedi indistruttibili, delinquenti da quattro soldi, tossici, rockettari e gangster metropolitani, con un misterioso quadro ad unire i fili del discorso, sporchi di sangue e crack, in arrivo direttamente dalla cocaina, grazie ad un particolare lavaggio e taglio, chiamato proprio… RockNrolla!

Senza un attimo di respiro, con sbalzi temporali, storie raccontate parellelamente e una colonna sonora da urlo, Ritchie sforna un altro cult movie, pronto a trasformarsi in trilogia da qui a breve. Straordinario Tom Wilkinson, gangster metropolitano dai modi ‘rudi’, stupefacente Mark Strong, tirapiedi di Wilkinson celebre per il suo ’schiaffo, ottimo Gerard Butler, delinquente da strapazzo in crisi per l’omosessualità del suo migliore amico, e sensulissima Thandie Newton, commercialista al limite dell’illegalità sposata con un avvocato sfacciatamente gay.

Di scene ‘da ricordare’ ce ne sono tante, se non tantissime. Ritchie cita Tarantino, omaggiando lo storico ballo delle ‘Iene’, in qualche modo rifatto da Butler e la Newton, con i due, tra l’altro, protagonisti di una delle scene di sesso più veloci, divertenti e geniali degli ultimi anni, per non parlare dell’inseguimento cult con due indistrittutibili russi.

Chiaro esempio di come si possa fare dell’ottimo cinema, originale e al tempo stesso sperimentale, anche con budget ridotti ( qui ci sono in ballo appena 18 milioni di dollari ) RockNrolla ci riconsegna così un regista che sembrerebbe aver ritrovato il suo personalissimo tocco. E a questo punto non ci resta che attendere impazientemente RockNrolla 2, perchè di questo Guy Ritchie non ci stancheremo mai…

Voto: 7,5

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