MY LIFE… A Keaton m’hai rotto er cazzo co sta pippa, volemo passà ad artro? 1° puntata

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Nella stagione precedente…

E’ il primo nostro Natale insieme, l’ansia si taglia a fette con il coltello. Non lo ammetterà MAI ma è agitatissimo e io lo sono più di lui. Ci abbiamo pensato settimane prima di prendere questa decisione, che alla fine c’è apparsa come la più ponderata, sensata, folle e al tempo stesso ‘friccicarella’ possibile.
D’altronde volete mettere… passare il PRANZO di NATALE con i propri genitori e per la prima volta alla STESSA TAVOLA con… il proprio ragazzo!
Roba da parlarne per una VITA INTERA, da raccontare ai nipotini, agli amici, ai parenti, a chiunque voglia RIDERE e poter esclamare “O MIO DIO non mi dire che l’hai fatto cazzo non ci credo che imbarazzo tu sei un fottuto PAZZO!”.
E invece lui si presentò puntuale, bello come il sole, sorridente, stranamente tranquillo e rilassato. Stupito e insospettito da cotanto atteggiamento lo presento a mia madre, viola dalla ‘vergogna’, a mio padre, ‘nero’ dalla rabbia, e al resto della tavolata, che ovviamente finse di non capire il NOSTRO particolare rapporto ‘d’amicizia’.
Ma c’era in lui qualcosa che continuava a non quadrarmi… aveva l’aria troppo calma ed era impossibile, considerando che un’ora prima al telefono mi era apparso agitatissimo!
Solo dopo scoprì che si era fumato un cannone di dimensioni bibliche per superare il momento traumatico dell’ingresso al ristorante, senza rendersi conto di avere un pelino esagerato, visto che a tavola arrivò COMPLETAMENTE fatto!
Il pranzo raggiunse l’inarrivabile dell’imbarazzo quando l’insalata di mare gli fece talmente acidità da fargli salire un conato di vomito che raggiunse in pieno petto mia madre, mio padre e il sottoscrittol’assurdo ma necessario silenzio d’imbarazzo che ne seguì venne rotto dallo squillo di un cellulare, da uno strano squillo di un cellulare, simile quasi ad una sveglia… e no cazzo è popo na sveglia!
Ovviamente nulla di tutto ciò è mai successo realmente. Avevo mangiato pesante quella sera, cinemino, birretta più crèpes con la nutella a Trastevere più panino con lo ZOZZONE a Corso Francia e tutti a letto con stomaco pieno fino all’implosione.
Forse fu la nutella o forse il panino dello zozzone a rendermi la digestione impossibile e il sonno pregno di INCUBI, come quello appena raccontanto, pronti a divorarmi il fegato. Vivaddio arrivò la sveglia a salvarmi da un sogno forse IRREALIZZABILE…
D’altronde diciamocelo… presentarmi al pranzo di Natale con il mio ragazzo mai visto prima dai miei genitori?!?
Oddio… ma con QUALE ragazzoquesta era la parte FOLLE del sogno!
La mia omosessualità ancora NON totalmente mentalmente aperta era lì che mi picchiava sulla tempia, chiedendo di muovermi, di smuovermi, di conoscere qualcuno, di incontrare ragazzi, di darmi insomma una CAZZO di mossa!
Fu così che in soccorso arrivò lei… la rete… Internet
Regno incontrastato degli incontri virtuali, Internet mi aprì un mondo, un universo senza fine fatto di domande idiote, sessualmente esplicite e quasi mai imbarazzate, perchè ben nascoste dal muro dello schermo.
Peccato che prima o poi quel muro bisognasse abbatterlo realmente e dopo oltre un anno di chattate SOLO virtuali, iniziai a conoscere i primi ragazzi.
L’ansia dell’appuntamento al buio NON ha praticamente rivali.
Mentre ti lavi, ti vesti e raggiungi il punto d’incontro sei lì che ti chiedi… MA CHE CAZZO STO A FA? Ma questo nemmeno lo conosci! Ma l’hai visto a malapena in foto, non sai nulla di lui, ma come ti viene in mente di andarci a prendere una birra?!
Domande che negli anni mi son SEMPRE posto tutte le volte che poi son andato a conoscere qualcuno scovato in rete… e così fu anche QUELLA famosa e indimenticabile volta.
Moretto, altezza media, magrolino, piercing al sopracciglio COME PIACE A ME, insomma un TIPETTO proprio caruccio, almeno a giudicare dalle foto.
Prima messaggiamo su Gaydar poi andiamo su msn, proseguiamo la chiacchierata e alla fine programmiamo l’incontro LIVEd’altronde, perchè non farlo?!?
Si parlava di una birretta a Trastevere, assolutamente senza impegno… 4 chiacchiere, due risate e a casa. Entrambi viaggiamo sulla stessa lunghezza d’onda, lui è d’accordo, io anche e così programmiamo per la SETTIMANA successiva, perchè lui in quella NON SE SA PERCHE’ proprio non poteva…
E così arrivò la SERA X.
E’ giugno, fa caldo, la Roma notturna comincia a VIVERE. Bermuda, Polo e motorello mi dirigo verso Trastevere, facendomi sempre le STESSE DOMANDE ( vedi sopra… ) a cui cerco di risponde con il solito VABBE’ PERO’ PARE CARUCCIO!
Come mio solito arrivo in ANTICIPO, mi siedo sulla scalinata di Piazza Trilussa e attendo il suo arrivo. Dietro di me i bonghi dei punkabbestia ritmano l’attesa. Diverse FACCE mi passano davanti con io che sto lì a dire FA CHE SIA LUI FA CHE SIA LUI, di fronte a ragazzi carucci, o FA CHE NON SIA LUI FA CHE NON SIA LUI, di fronte a tipi per i miei gusti improponibili.
Fino a quando non scorgo una figura in lontananza.
I bonghi aumentano il ritmo, il passo della FIGURA avanza a tempo verso di me, sorridendomi e dandomi così l’ormai certezza… CAZZO E’ LUI!
L’avevo visto in foto e mi era piaciuto ma colui che si presentò all’appuntamento bè, di quel ragazzo aveva davvero POCO O NULLA…
Bianco cadaverico, con occhiaie scavate e viola, sudaticcio, tutto vestito di nero e magrissimo, viene e si presenta. Io ovviamente EVITO di mostrare cotanta sorpresa, lo saluto e SCHERZANDO gli butto lì, tra il serio e il faceto, unODDIO MA CHE C’HAI, STAI MALE? TI VEDO PROVATO!
E lui… BE’ ODDIO, SONO USCITO 3 ORE FA DALL’OSPEDALE, SON SI PROVATO…
Primo gelo… all’ospedale? Questa mi giungeva nuova… non mi aveva detto nulla su msn… e PERCHE’ ALL’OSPEDALE? CHE T’E’ SUCCESSO?
E lui… NO VABBE’ E’ UN PO’ IMBARAZZANTE… e io sorridendo… MA DAI E CHE TI SARA’ SUCCESSO MAI! GUARDA CHE CE NE VUOLE PER IMBARAZZARE ME… e lui… MA NIENTE… SAI… MI HANNO ROTTO IL CULO!.
……………….. STOP!
Tutta Trastevere si fermò di colpo, i bonghi dietro di me si azzittirono immediatamente, le persone si immobilizzarono, l’aria si bloccò, i punkabbestia smisero de levasse le zecche, Lungotevere si paralizzò e io li, a bocca aperta, tra l’incredulità e lo sbigottimento a CERCARE di mascherare il tutto e a dirmi…dai non può aver detto proprio MI HANNO ROTTO IL CULO, avrò capito male io, avrò frainteso, starà scherzando, avrò sognato, cazzo NON PUO’ AVER DETTO UNA COSA DEL GENERE AD UN PERFETTO SCONOSCIUTO!
Lui invece era lì, davanti a me, bianco cadaverico, magro come nemmeno Fassino e tranquillissimo nella sua confessione. 10 secondi prima aveva fatto l’IMBARAZZATO, il timidone per poi sbattermi in faccia il fatto che…era stato ricoverato in ospedale perchè gli avevano ROTTO IL CULO!
In tutto ciò, mentre ero lì che mi dicevo MA PORCA LA MIGNOTTA MA TUTTI IO LI TROVO?!?, MA DAI NUN Eì POSSIBILE, ORA ESCE UNO DE CANDID CAMERA E ME DICE SORPRESAAAA… non po sta a succede… ma quando squilla quella cazzo de sveglia li mortacci sua!, per cercare di sdrammatizzare e DISTRUGGERE il lampante momento d’imbarazzo gli risposi con un… VABBE’ DAI… SCHERZI VERO?… ma lui TRANQUILLO non solo mi confermò come non stesse scherzando ma passò i 30 minuti successivi a spiegarmi DETTAGLIATAMENTE e nei minimi particolari COME gliel’avessero rotto PER BENINO QUEL FAMOSO CULO, raccontandomi che…

To Be Continued…

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Roberto Cavalli in costume

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