Gabriele Sardi e le menzogne della polizia

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In principio è stato definito un INCIDENTE, poi si è saputo che un poliziotto aveva sparato IN ARIA due colpi di pistola, poi che uno di questi due colpi PROBABILMENTE aveva preso una direzione diversa, con tanto di rimbalzo, poi la versione è cambiata con la precisazione che solo UNO dei due colpi era stato sparato in aria, poi abbiamo scoperto che il secondo colpo era partito ACCIDENTALMENTE mentre il poliziotto correva con la pistola in MANO nel tentativo di leggere la targa dell’auto, e adesso siamo arrivati ad un MISTERIOSO TESTIMONE che dice di aver visto CHIARAMENTE l’agente di polizia MIRARE alla macchina con tanto di BRACCIA TESE… e a questa versione ha risposto il questore di Arezzo sottolineando FOLLEMENTE come forse l’agente “stava mirando alle gomme”... questa VERGOGNOSA vicenda si può semplicemente definire attraverso un concetto… pura OMERTA’ e assurda DIFESA senza se e senza ma di un AFFILIATO, di “UNO DI LORO”, per questo da PROTEGGERE sempre e comunque.
La Polizia si sta SCANDALOSAMENTE trincerando dietro un MURO di MENZOGNE, capaci di smentirsi a catena una dopo l’altra…
Il poliziotto in questione è semplicemente un ASSASSINO, e come tale va processato e giudiziato.
Un ragazzo di 26 anni ha perso la vita mentre se ne stava tranquillo seduto in macchina, e non ci sono SCUSE che tengano… l’hanno ucciso, punto, e qualcuno deve pagare, come avrebbe pagato qualsiasi altro cittadino “qualunque”.

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