Central do Brasil, per il consiglio cinematografico di Dr.Apocalypse!

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Per il consiglio cinematografico di Dr.Apo del lunedì arriva un film che io AMO alla follia, un vero e proprio CAPOLAVORO che ho visto credo una ventina di volte, versando litri e litri di lacrime TUTTE le volte… Central do Brasil!
Film del 1997 di Walter Salles, con una STREPITOSA Fernanda Montenegro e un fenonemane Vinicius De Oliveira, Central do Brasil non trionfò agli Oscar del 1998 per un semplice motivo.. quell’anno c’era un certo Benigni con La vita è Bella a dominare la scena, che in qualsiasi altro anno sarebbe stata sua di DIRITTO!
Atipico Road Movie tra le strade malfamate del Brasile, la pellicola percorre le strade dell’amicizia, dell’affetto più profondo, toccando i temi tanto cari al Neorealismo di matrice Rosselliana, strizzando più di un occhio al suo capolavoro Ladri di Biciclette, senza mai scendere nel sentimentalismo facile e banale, con una pulizia registica palese ma efficace, capace di emozionare ad ogni inquadratura, con un crescendo rossiniano che porta le emozioni a vette elevatissime.
I 2 assoluti protagonisti sono Dora, ex-insegnante oramai 60enne, che trascorre le proprie giornate nella stazione di Rio, guadagnandosi da vivere scrivendo missive a pagamento per gli analfabeti dopo averle composte sotto dettatura, e Josué, bimbo di 10anni che le cade come un dono dal cielo, dopo che la madre muore in stazione immediatamente dopo aver dettato lei una lettera, lasciandolo completamente solo al mondo.
La cinica e burbera Dora, che quelle lettere a lei consegnate non spediva ma buttava direttamente nel cestino, finisce per stringere un’incredibile amicizia con Josuè, resistendo alla tentazione di sfruttare il ragazzo per trarne un profitto facile, impegnandosi così a riportarlo dal padre, nel lontano nord-est del Brasile… i due inizialmente si odiano, non si sopportano, ma pian piano finiranno per conoscersi, influenzandosi nettamente, fino all’incredibile finale, dove a troneggiare è una semplice foto ricordo da conservare, per non dimenticare mai quell’incredibile emozionante viaggio.
Accompagnato da quello che a mio avviso è uno dei più bei temi musicali della storia del cinema, composto da Antonio Pinto e Jaques Morelembaum, capace di farmi venire i LACRIMONI al solo ascolto, il film è un gioiello di rara bellezza, probabilmente uno dei 10 migliori usciti negli ultimi 10 anni.
Correte ad affittarlo e preparate i clinex… ne serviranno casse!

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