Le mie recensioni ( si lo so…spesso da querela!!!)

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La Pantera Rosa:

Dopo il fallito tentativo francese, con il nostro Benigni protagonista, degli anni 90 di riportare in vita l’ispettore Clouseau, anche Hollywood ci prova con il suo comico più “esportabile”, e probabilmente migliore, Steve Martin. Diciamo subito che anche solo avvicinare i capolavori targati Edwards/Sellers era obiettivamente impossibile, e questo film ne è la dimostrazione.
Steve Martin ce la mette tutta nel riuscire a “far sua” la parte, riuscendoci anche, ma paga una sceneggiatura molliccia, scritta da lui, piena di gag fantozziane che danno spesso la sensazione del “già visto”. Dei film originali restano solo i divertentissimi titoli di coda e l’indimenticabile colonna sonora di Henry Mancini.
Si sorride spesso ma si ride poco, è questa la pecca maggiore del film, ben interpretato anche da Kevin Kline, Jean Renò e Beyoncè Knowles, ormai prossima a diventare ospite fisso sul grande schermo.
Scena CLOU quella in cui Clouseau/Martin dovendo partire per New York cerca aiuto in una professoressa per poter migliorare la sua pronuncia inglese, 5 minuti davvero esilaranti, che da soli tengono in piedi l’intera pellicola.
Ottimi incassi negli USA fanno prevedere un probabile seguito, staremo a vedere.

Voto:6-
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Solo 2 ore:

Tornano Richard Donner, regista di “Arma Letale”, e “Er Canotta” Bruce Willis, versione alcolizzato grassoccio invecchiato e zoppo, aiutato dai maghi del make-up, ma a parte tutto questo “Sole 2 Ore” dice davvero poco di interessante. Primo tempo lento e noiosetto, e non c’è cosa peggiore per un film d’azione, la sceneggiatura non decolla, le scene d’azione si contano sulle dita di una mano, il secondo sale un attimino di tono, ma senza sorprendere o esagerare, per concludersi con un finale un po troppo smielato alla “volemose bene”, che il sottoscritto avrebbe evitato. Velo pietoso su Mos Def, che a mio avviso nel film non fa ridere, continuasse pure a fare il rapper.L’unico a salvarsi sembra proprio essere Bruce Willis, ormai prossimo al 4° capitolo di Die Hard, sempre a suo agio nei panni del poliziotto che sfida il mondo per un ideale.
Film da Dvd più che da cinema, si dice addirittura che per girare la “scena del pullman” siano stati impiegati ben 12 giorni, 5 autobus, 46 stuntmen e 25 veicoli…ma dico io, ce n’era davvero il bisogno???

Voto: 5
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