Le mie recensioni ( si lo so…spesso da querela!!!)

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MATCH POINT:

Dopo Clint Eastwood, con Mystic River e Million Dollar Baby, anche Woody Allen, raggiunti i 70 anni, da il meglio di se. Match Point è semplicemente il miglior film di Woody da una quindicina di anni a questa parte. Un film spiazzante, dove il genio newyorkese vira di 180° dal “suo cinema”, abbandonando New York, per Londra, il jazz, per la musica classica, la durata standard di 90 minuti, portati a 120, e soprattutto il genere a lui più congeniale. Match Point è un giallo sapiente, una storia d’amore drammatica, un thriller nero, coinvolgente, ben architettato, rappresentato e fotografato. La partenza è lenta, la storia si racconta passo dopo passo, fino a raggiungere lo sconvolgente e bellissimo finale, cinico e pessimista, come il suo autore. Il cast, semplicemente, sorprende: Scarlett Johansson, nuova musa di Woody, che qui raggiunge l’apice della sua giovane carriera, è incredibilmente sensuale e provocante, Jonathan Rhys-Meyers stupisce tutti, è presente in ogni inquadratura, lui è il film, buca lo schermo alternando momenti d’ira a momenti di incontrollata passione, giocando con il suo fascino un po femmineo, a tratti irresistibile. Woody Allen si, e ci, regala una piccola, ed inaspettata, perla alla sua gia immensa filmografia, che a quanto pare è arrivata ad una svolta, ad un bivio decisivo. Una svolta forse cercata, consigliata o arrivata semplicemente per caso, d’altronde come dice Woody nella vita dipende tutto dalla fortuna, una semplice porta di metrò che si apre, permettendoci di entrare, o si chiude, lasciandoci fuori, o una semplice pallina che, colpendo il nastro, resta in bilico per un istante, prima di decidere dove cadere, se al di qua o al di là della rete.
Ad Allen questa volta è finita decisamente al di là, fancendo suo il punto, il set ed il match .

Voto : 8

40 ANNI VERGINE:

L’American Pie per i 30 enni è finalmente arrivato! Dopo decine e decine, dal mitico Porky’s in poi, di film demenziali, centrati totalmente sul sesso, con protagonisti ragazzini 18enni, brufolosi ed impacciati, eccone uno che vede un 40 enne, Steve Carrel, completamente NERD e ancora vergine!
Steve Carrel, un misto tra Ben Stiller e Jim Carrey, adorato negli states, visto di recentemente in “Una settimana da Dio”, è la forza trainante del film. Divertenti alcune gag, ovvie e necessarie, così e così i personaggi secondari, troppo lunga la durata , 40 anni vergine nel suo diverte, strappando più di qualche buona risata. L’avessero fatto Boldi e De Sica la critica li avrebbe crocifissi, perchè troppo volgare e stereotipato. Negli USA invece è addirittura stato campione d’incassi. Da ricordare in particolare la scena del preservativo, davvero esilarante, e quella finale ,stile musical.

Voto:6+

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