Kevin Wilshaw, neo-nazista fa mea culpa e si dichiara gay

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In una o due occasioni, nel recente passato, sono effettivamente stato il destinatario dell’odio delle persone a cui volevo appartenere“. “Se sei gay è accettabile nella società ma con questo gruppo di persone non è accettabile, sono stato oggetto di abusi quando hanno sospettato della mia omosessualità. È una cosa terribilmente egoista da dire, ma è vero, ho visto persone abusate, picchiate, sbattute in strada, ma finché tutto questo non è diretto a te non capisci che quello che stai facendo è sbagliato. La cosa strana è che ero in una piattaforma anti-gay, ma altri membri che guidano il Fronte Nazionale sono apertamente gay”. “E nessuno riusciva a vedere la contraddizione di avere una persona gay che guida un’organizzazione omofoba, non ha senso. Ora come ora voglio voglio fare danni alle persone che millantano questo tipo di propaganda. Voglio far loro del male.

Così Kevin Wilshaw, noto organizzatore del Fronte Nazionale negli anni ’80, ha di fatto negato il movimento neonazista a cui è appartenuto per decenni.
Un tempo suprematista bianco, Wilshow ha confessato persino di avere una mamma ebrea, oltre ad aver fatto pubblicamente coming out.
Un’intervista, quella rilasciata a Channel 4 News, che ha fatto clamore nel Regno Unito, ribadendo l’assoluta e ormai conclamata mancata accettazione di certi omofobi. Terribilmente repressi.

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