Silvana De Mari , la fanpage censurata da Facebook perché omofoba

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“L’omosSchermata 2017-01-17 alle 09.07.06

essualità? E’ una condizione drammatica per la condizione anorettale. Il sesso anale causa danni all’organismo. Pensate all’espressione “ti faccio un culo così”. E’ un gesto di violenza e di sottomissione. E’ un gesto che viene sempre fatto nelle iniziazioni sataniche. Non tra quattro sfessati, ma nei piani alti”. “Nelle pratiche di iniziazione del satanismo esiste il sesso anale, ne ha fatto un video anche Angelina Jolie. Cercatevelo su youtube. E non solo: nell’ano non c’è nemmeno l’organo dell’orgasmo. Ma per voi una cosa come l’unione gay che porta all’incontinenza anale e all’ascesso anale può essere considerata una cosa positiva?”. “Le lesbiche mi inquietano di meno, anche se ci sono casi di aumento del cancro alla faringe. La castità è una roba straordinaria. Se un uomo ama un altro uomo dovrebbe trasformare questo amore in castità”. “L’ano fa parte del tubo digerente. La vagina invece è stata creata per essere penetrata, per questo ha una mucosa incredibile. Avete presente Aragorn del Signore degli Anelli? Una roba di questo tipo. La cavità anale è stata creata perché passino le feci, dall’interno all’esterno. E basta. Non è prevista la penetrazione del pene, Madre Natura non lo ha previsto. Altrimenti ecco i danni: fistole, ascesso perianale, ragadi, incontinenza anale. Tutte le patologie vengono moltiplicate. In nome di Dio, mettetevi quel fottuto preservativo“. “L’omosessualità non esiste. La sessualità è il modo della biologia per creare le generazioni successive attraverso l’incontro tra gameti femminili e maschili. Se io mi masturbo è autoerotismo non sesso. Dunque i gay sono persone asessuate e omoerotiche. La sessualità è solo tra maschi e femmine, mettere il pene in una donna è sesso”.

Queste folli parole, le ennesime, le ha vomitate solo ieri a La Zanzara il medico chirurgo specializzato in endoscopia e psicologia cognitiva Silvana De Mari, catto-estremista, scrittrice e collaboratrice del quotidiano di Mario Adinolfi, “La Croce”, andata incontro ad una doverosa censura FACEBOOK.
La sua fanpage (una delle tante) è stata infatti oscurata, per ‘per incompatibilità con gli standard del social network‘, facendo esplodere i suoi seguaci omofobi al grido ‘lobby gay lobby gay’.

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