Hussein Sabat, Mr. Gay Siria sfida l’ISIS

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E’ una storia di coraggio straordinaria quella che arriva dalla Siria, paese devastato dall’orrore targato ISIS.
Decine di omosessuali, o anche solo presunti tali, sono stati uccisi nel corso di questi ultimi due anni, tra decapitazioni e voli dai tetti dei palazzi.
Eppure non tutti i gay siriani hanno deciso di nascondersi in casa.
Tutt’altro.
Hussein Sabat è stato infatti eletto Mr. Gay Siria, rivendicando con orgoglio la corona conquistata e raccontando la propria storia al Daily Mail.

‘Voglio dimostrare che i gay siriani non sono solo corpi gettati dai palazzi a causa dell’ISIS. Abbiamo sogni, idee e vogliamo vivere la nostra vita. Certo, eravamo nervosi a competere per Mr. Gay Siria ma anche entusiasti. Tutti noi volevamo essere eletti per far qualcosa di utile’.

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Schermata 2016-05-13 alle 16.43.41Tra i concorrenti sconfitti (erano solo 5, 5 temerari) il colorato Wissam (foto sopra), che ha sfilato con le orecchie di MINNIE in testa, e il sexy William (foto a lato), che ha eseguito uno spogliarello. L’ISIS, incredibile ma vero, ha ucciso il primo storico fidanzato di Hussein. Ma lui non li teme.

‘Ero fidanzato con Zakaria da 4 anni, quando l’ISIS, tre anni fa, l’ha decapitato. Hanno inviato un video dell’esecuzione alla sua famiglia. La madre è quasi impazzita, non ha più parlato per un mese’. ‘Tutti hanno paura di loro, ma questo non mi impedisce di vivere la mia vita. Non permetterò loro di essermi da ostacolo, è maggiore l’odio che provo nei loro confronti rispetto alla paura’.

Sabat, 24enne parrucchiere, ha cercato rifugio a Istanbul, se non fosse che anche nell’omofoba Turchia le cose non siano particolarmente migliorate, tanto dall’essere stato brutalmente picchiato da teppisti siriani e turchi, nove mesi fa.
Ma lui non demorde e ha provato a partecipare a Mr. Gay World. Impresa fallita causa visto negato, per quella che rimane un’incredibile storia di coraggio nel rivendicare con orgoglio il proprio io. Persino in un Paese come la Siria, dove essere gay significa morte.

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